L’allenatore biancoceleste ha parlato solo alla radio ufficiale prima della sfida contro il Bologna: “Sarà una partita difficile, in cui voglio vedere la maturità della squadra. Abbiamo trascorso due giorni bellissimi di festeggiamenti, ora concludiamo bene la stagione”
Ogni parola ha conseguenze, ogni silenzio anche. Quello di Inzaghi, niente conferenza stampa della vigilia, ha come risultato quello di alimentare ancora di più i dubbi sul suo destino. Dribbla le domande sul futuro non perché non ne voglia parlare ma semplicemente perché nemmeno lui lo conosce con esattezza. Riflessioni e valutazioni erano in corso anche prima della finale di Coppa, figurarsi dopo essere diventato uno dei candidati, non l’unico per il dopo Allegri alla Juve. Aveva preso tempo con la società in tempi non sospetti proprio per seguire i movimenti sulle varie panchine delle big di A.
Pornto un rinnovo fino al 2022
Unico contatto diretto al momento, solo con l’Atalanta ma è una trattativa destinata a non avere seguito. La Lazio aspetta. La prima mossa dovrà farla l’allenatore ma nonostante un altro anno di contratto non si metterebbe di traverso. Se non ci saranno accelerazioni improvvise nei prossimi giorni Lotito proporrà a Inzaghi un rinnovo fino al 2022 con adeguamento di ingaggio. Altri silenzi, quelli che hanno seguito i momenti delicati della stagione, lo hanno ferito ma la Lazio era e rimane casa sua. Andrebbe via solo se a chiamare fosse un top club. È così quando prima e dopo la partita col Bologna sfilerà con la squadra e la Coppa Italia appena vinta salutando i tifosi all’Olimpico per l’ultima casalinga della stagione ancora non saprà se saranno saluti d’addio o un semplice arrivederci.
Verso il Bologna, esordio per il terzo portiere
"Contro l’Atalanta è stata una delle migliori prestazioni stagionali, in una meravigliosa serata di sport - ha detto l'allenatore ai microfoni di Lazio Style Radio, l’emittente ufficiale -. Sono stati due giorni bellissimi, abbiamo festeggiato con i tifosi e le famiglie, ma già da un po’ stiamo pensando alla partita che ci attende: dobbiamo concludere a dovere il campionato e voglio vedere la maturità della mia squadra. Dopo i successi si può essere appagati, perciò i giocatori dovranno metterci voglia e determinazione. La coppa l’ho portata personalmente al campo, vincerla è stata una grande emozione. Ora purtroppo devo riconsegnarla". Su chi scenderà in campo, Inzaghi ha annunciato l’esordio del terzo portiere Guerrieri: "Se lo merita per la sua serietà e come sa stare nel gruppo. Ho fatto esordire tanti ragazzi, domani è il suo momento. Per il resto ho qualche dubbio, ma sarà una partita difficile".