La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero e altre 4 persone. L'accusa è di appropriazione indebita, autoriciclaggio e utilizzo di fatture false. A Novembre l'inchiesta della Guardia di Finanza portò a un sequestro di beni per 2,6 milioni di euro poi parzialmente revocato
La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, accusato, assieme ad altri, di appropriazione indebita, autoriciclaggio e utilizzo di fatture false. A rischiare il processo anche la figlia dell'imprenditore, Vanessa e il nipote Giorgio oltre che due manager Marco Valerio Guercini e Andrea Diamanti. L'udienza davanti al Gup è fissata per il 20 settembre prossimo. L'indagine svolta dalla Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli e dal sostituto Maria Sabina Calabretta, il 28 novembre portò a un sequestro di beni per circa 2,6 milioni di euro. Il tribunale del Riesame, circa un mese dopo, aveva parzialmente annullato quel decreto disponendo la restituzione dei beni agli indagati