Conte contro Sarri dopo Inter-Udinese: "Si lamenta? Stia calmo, ora sta coi forti". VIDEO

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(Lapresse)

Al termine della partita vinta 1-0 contro l'Udinese che gli ha permesso di portarsi a +2 sulla Juventus, Conte risponde a una domanda sulle lamentele di Sarri relative al diverso orario in cui le due squadre hanno giocato: "Non voglio dire nulla altrimenti dovrei tirare in ballo i bilanci e gli stati patrimoniali" 

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La prima frecciata arriva al termine di un'altra notte da tre punti. Antonio Conte ha appena condotto la sua Inter al primo posto solitario (in attesa del Torino), staccando di due lunghezze la Juventus grazie alla vittoria contro l'Udinese, quando in maniera certamente maliziosa in sala stampa gli viene chiesto un commento sulle parole di Sarri, che poche ore prima aveva posto l'attenzione sulla differenza di orario di gioco tra i bianconeri e i nerazzurri ("giocare alle 15 o alle 20.45 cambia. In campo c'erano 35 gradi"). Conte, inizialmente, prova a non dire nulla e a limitarsi a un sorriso ironico, poi però comincia a parlare. E fa partire, per l'appunto, la prima stilettata verso colui che, presumibilmente insieme ad Ancelotti, sarà il rivale di tutta una stagione (ma forse anche oltre): "Non voglio dire niente perché altrimenti dovremmo tirare in mezzo i bilanci e gli stati patrimoniali". Pausa e altro sorriso ironico. "Dico che qualcuno deve stare tranquillo e sereno perche' sta dalla parte forte".

"Tre punti meritati"

La stilettata, come detto, arriva in coda. Ma prima, sia ai nostri microfoni che in conferenza stampa, Conte ha ovviamente applaudito la prestazione dei suoi giocatori: "Ho fatto i complimenti ai ragazzi perché sapevo che era una partita molto difficile, contro una squadra secondo me forte e con giocatori che possono dare fastidio. Abbiamo meritato i tre punti, ma onore all'Udinese che è rimasta in partita sempre. Dobbiamo pensare solo a noi stessi, pensare che queste tre vittorie sono state sudate e che così sarà per il resto del campionato – spiega Conte - al netto del risultato, i nostri tifosi devono essere contenti perché abbiamo vinto tre partite dando il 200 per cento". L'allenatore dell'Inter ha poi spiegato cosa gli è piaciuto della serata di San Siro e cosa avrebbe invece voluto vedere nei suoi: "Potevamo essere più bravi e cinici a chiudere il discorso, invece siamo stati in affanno perché loro anche in 10 sono stati bravi a cercare la profondità e ripartire. Però abbiamo rischiato solo sull'attacco in profondità di Lasagna, è stato l'unico vero pericolo che abbiamo corso. Siamo stati sempre in ballo fino all'ultimo, abbiamo provato a segnare il 2-0 però a volte ci viene un po' di braccino". La sfida all'Udinese ha inaugurato un tour de force di 7 partite in 23 giorni: la parola d'ordine ora è recuperare energie. "Martedì c'è un'altra partita in Champions poi ci attende il derby – spiega Conte - ho avuto bei riscontri da Politano e Gagliardini. Ho preferito sostituire Barella perché era ammonito e c'era il rischio di tornare in parità numerica".

"Noi dobbiamo fare grandi cose, ma le altre devono fare disastri"

Coraggio è la parola d'ordine nei pensieri di Conte. "Dobbiamo essere più offensivi, anche se giocare in questo modo non sarà semplice – l'analisi dell'allenatore - il livello del campionato si è alzato quest'anno". Poi, un messaggio per tutto l'ambiente: "Noi dobbiamo lottare, leggo troppe fesserie. Dobbiamo fare il nostro percorso, senza pensare a niente e nessuno. Siamo partiti bene in campionato, ma sappiamo che nessuno ci ha regalato niente. Non dobbiamo farci prendere da facili entusiasmi. Vogliamo essere una squadra rognosa. Scudetto? Noi dobbiamo fare grandi cose, ma le altre devono fare i disastri".

"Il 3-4-2-1 una buona alternativa"

Nella notte di San Siro, Conte ha testato i suoi con il 3-4-2-1, una variante del 3-5-2 visto in avvio di stagione. "Siamo riusciti a lavorare anche su un altro sistema di gioco e oggi l'abbiamo attuato. Questo è positivo. Più conoscenze hanno i giocatori, più siamo imprevedibili. Voglio che entrino sia nel 3-5-2 che nel 3-4-2-1. Sanchez per esempio è un istintivo, quindi c'è da lavorare tanto. Ha delle qualità, ma deve entrare in un'idea. Sono contento perché oggi comunque abbiamo una soluzione alternativa al nostro modulo consueto”.Spazio ai singoli: "Candreva deve stare sul pezzo, sa che ha la mia fiducia così come gli altri giocatori della rosa sanno che devono lavorare sempre. Godin? L'ho provato sul centro-destra per tutto il precampionato. Sono molto contento della sua prestazione, ha fatto una gran giocata con l'assist a Sensi – la sua soddisfazione - quando parlo di curiosità nel valutare la rosa e di livello di apprendimento tecnico-tattico dei giocatori, dico che mi sto trovando in partite ufficiali a testare giocatori che non sono mai stati con noi. Penso a Lazaro e Sanchez su tutti. Dovremo avere sempre unghie e denti affilati. Il percorso è iniziato con giocatori che hanno voglia, ma al tempo stesso non dimentichiamo che bisogna crescere in tutto".