Napoli-Atalanta, Ancelotti: "Espulsione attacco alla mia professionalità"

Serie A

L'allenatore del Napoli furioso nel post partita: "A Giacomelli ho chiesto se avesse almeno dei dubbi sul contatto Kjaer-Llorente. Lui mi ha risposto buttandomi fuori. Sull'episodio ha deciso il Var, non l'arbitro. Questo è il problema"

Carlo Ancelotti sfoga tutta la sua rabbia ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio 2-2 contro l'Atalanta. L'attenzione dell'allenatore del Napoli, espulso da Giacomelli per le proteste, ha concentrato la sua attenzione sul contatto tra Llorente e Kjaer nell'area di rigore bergamasca dal quale è nata l'azione del pareggio di Ilicic: "Si tratta di un evidente disinteresse del giocatore per il pallone, non voglio nemmeno stare a discutere sul fatto che sia rigore o meno, mi sembra lapalissiano. Al Var parlano di gomito ma quale gomito? Questa è una decisione del Var, siamo arbitrati dal Var. Giacomelli? Mi ha detto 'aiutami a sistemare le cose', io gli ho detto 'ma non hai dubbio che possa essere rigore' e mi ha buttato fuori, questo è quanto. Mi sento un po' deluso, è stato un attacco alla mia serietà, professionalità, squadra e società. Preferirei parlare il meno possibile". Poi in conferenza stampa l'allenatore del Napoli ha rincarato la dose: "E' un episodio molto semplice, c'è stato un abbaglio. Una decisione presa dal VAR e non dall'arbitro. Doveva almeno mettere il dubbio all'arbitro, ha arbitrato Banti e non Giacomelli. Questo è il problema". Poi il discorso si sposta sull'aspetto tecnico della partita: "La squadra ha giocato molto bene, con buon ritmo intensità e tutto, meritava un risultato diverso, siamo molto rammaricati per questo ma dobbiamo  andare avanti". Infine Milik, con l'attaccante polacco che sta vivendo un grande momento: "E’ un patrimonio della società - ha concluso Ancelotti - presto rinnoverà il contratto e noi ci crediamo molto”.