Cagliari da record, ora puoi sognare: meglio solo nell’anno dello Scudetto

Serie A

Cagliari sogna, mai così in alto nell'era dei tre punti. Zona Champions League e un attacco che segna sempre in trasferta. Un mix di giovani e giocatori d'esperienza, guidato da Maran

Il Cagliari di Maran ha preso spunto dal Manchester City per superare l’Atalanta, parola dell’allenatore sardo. I rossoblù hanno però un DNA proprio, figli del duro lavoro e non una copia. Programmazione e umiltà: per una società che ha aggiunto nel corso degli ultimi anni i tasselli giusti per crescere. Una campagna acquisti da grande squadra. In estate sono arrivati Nainggolan, figliol prodigo ritornato a Cagliari per amore e per ritrovare quelle sensazioni di passioni vissute alla sua prima esperienza, e poi un mix di giovani e calciatori affermati. È arrivato Nandez dal Boca Juniors, Rog dal Napoli e Luca Pellegrini dalla Roma. Poi gli acquisti necessari per rimpiazzare gli infortunati. Olsen, che dopo un anno alla Roma si è rilanciato al posto di Cragno e poi Simeone entrato subito nei meccanismi della squadra al posto di Pavoletti. Cambia il Cagliari ma il risultato rimane sempre vincente in questa stagione.

Mai così bene dal 1970

Una partenza così in Sardegna non si vedeva dalla stagione 1969-1970, anno dell’unico scudetto del Cagliari, per questo Maran predica calma. All’epoca i rossoblù, considerando i tre punti, erano quota 25 nelle prime 11 gare. Ora i 21 punti valgono la zona Champions League, proprio a pari punti con l’Atalanta sconfitta a Bergamo. L’ultima volta del Cagliari così in alto in classifica fu nella stagione 2004/2005, quando nelle prime 8 giornate i sardi fecero 13 punti. Sulla panchina c’era Arrigoni e in campo Zola. Oggi c’è Maran, alla guida di una squadra che vuole imporre il proprio gioco su tutti i campi. Un Cagliari uscito dalla definizione di gioco alla provinciale. Nessuna partita difensiva, ma gare giocate per vincere. Sempre in gol i sardi in tutte le trasferte e una sconfitta che manca da inizio settembre. Un inizio di campionato shock: due gare perse nelle prime due partite e la sensazione di un anno di sacrifici. Era solo il rodaggio di un campionato che non ha più visto sconfitta. Vittorie contro Napoli e Atalanta in trasferta, pareggio a Roma. Sono gli scontri diretti che parlano a favore del Cagliari, in una classifica che ora li mette al quarto posto. In zona Champions League, dove il Cagliari non era mai stato nell’era dei tre punti a questo punto della stagione.