Sampdoria, favola Augello: a 25 anni esordio in A. Studia Kolarov e i libri universitari

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La storia del Monday Night è quella di Tommaso Augello. A 25 anni l'esordio in Serie A per il terzino sinistro, cresciuto nel mito di Paolo Maldini. Otto anni di gavetta prima di una notte da favola con la maglia della Sampdoria. Si ispira a Kolarov e studia all'Università: gli mancano solo sei esami alla laurea

Otto anni fa metteva piede per la prima volta in Serie D, a 25 anni ha vissuto il suo esordio in Serie A con la maglia della Sampdoria nella notte di Ferrara. Oltre che per i tre punti regalati dal colpo di testa di Caprari nel finale, Spal-Samp 0-1 resterà una partita indimenticabile per Tommaso Augello. Il terzino sinistro classe 1994 ha giocato la sua prima partita in Serie A, entrando in campo al 30' del secondo tempo al posto di Jankto.  "Esordire con una vittoria è qualcosa di veramente importante - le sue parole a Sky Sport - soprattutto per la situazione in cui siamo. Sono molto contento. Il mister sta dimostrando che c'è spazio per tutti. Cosa mi ha detto al momento dell'ingresso in campo? Di giocare come esterno alto e credo di aver risposto presente".

Dal Pontisola alla A: il percorso di Augello

Volto sorridente e tanta determinazione. Le uniche ricette che Augello conosce sul campo, le esibisce anche davanti alle telecamere.  "Sensazioni? Quando non sai di giocare dal primo minuto non hai tanta pressione addosso. La tensione viene meno. Quando il mister mi ha chiamato ho tentennato per un attimo, poi ho realizzato che stavo per entrare ed esordire davvero in Serie A. Io credo di poterci stare in questa categoria, lo penso dagli allenamenti anche se il campo poi è un'altra cosa". Dai primi passi nella scuola calcio del Cimiano, nella periferia milanese, tra i riferimenti del settore giovanile italiano ("Sono stati 10 anni importanti"), sembra passata una vita. A 17 anni Augello ha toccato la Serie D con il Pontisola: Ponte San Pietro, provincia di Bergamo. Poche pressioni, tante corse sulla fascia sinistra e tre stagioni vissute da titolare, con 107 presenze e due gol all'attivo. Numeri valsi il passaggio nei pro a 20 anni. Hinterland milanese, Gorgonzola, per vestire la maglia della Giana Erminio. Altro triennio da protagonista, con 119 partite giocate e una rete. Altro step di una scalata che l'ha visto uscire dalla Lombardia per la prima volta nell'estate 2017. La B e lo Spezia chiamano, Augello risponde presente: primo anno tra campo e panchina (15 presenze), seconda stagione da titolare con 34 presenze. Che valgono il passaggio alla Sampdoria. Due mesi di apprendistato con Di Francesco, poi la fiducia incassata da Ranieri. E l'esordio: "Depressi non lo siamo mai stati - le sue parole a Sky Sport - il mister ci ha dato tanta serenità quando è arrivato. Di certo c'era un ambiente non semplice. Noi abbiamo lavorato con il sorriso".

Il modello Kolarov e gli studi universitari

Tanta gavetta prima di una notte da favola per un giocatore nel quale un veterano della panchina come Cesare Albè sin dai tempi della Giana ha visto uno dei terzini più promettenti d'Italia. Il mito nelle giovanili era Paolo Maldini, oggi c'è un modello speciale per riferimento: "Ce ne sono tanti, ma in Serie A mi piace particolarmente Kolarov" è l'ammissione di Augello, ancora visibilmente emozionato, ai microfoni di Sky Sport al fischio finale. "Vivo il momento con incanto e mi impegno al massimo perché duri" raccontava in estate nel ritiro di Ponte di Legno, dove rubava l'occhio per l'assenza di tatuaggi o tagli eccentrici di capelli. Semplicemente per la sua aria e i modi gentili, quelli di chi occupa il tempo libero sui libri per conseguire la laurea. Studia Scienze Sociali per la Globalizzazione alla Statale di Milano. "I primi anni, quando ero a casa, riuscivo a frequentare un pò e a dare parecchi esami - racconta - Me ne mancano sei, allo Spezia ne ho dato uno ad aprile e quest'anno spero di darne uno o due. Non volevo stare fermo senza studiare e in un futuro tutto questo potrà rivelarsi utile. Io però ho sempre dato priorità al calcio". Il suo primo tifoso è sempre stato il padre, che lo ha accompagnato per tutto il suo percorso calcistico. Ma è morto nell'ottobre 2018 e non ha fatto in tempo a vederlo esordire in Serie A. "So che da lassù mi segue" aveva raccontato Augello al momento della firma con la Samp.