San Siro, sindaco Sala: "Sì a nuovo stadio a Milano ma servono regole"

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Il Sindaco di Milano in esclusiva alla Gazzetta dello Sport. "Il Comune non sta offrendo poco, ma non può fare nemmeno regali. Mi chedo se non si possa costruire un nuovo impianto dal costo più contenuto mantendendo una seconda arena dedicata allo sport". E sul possibile trasferimento a Sesto: "Lo giudicherei estremamente sbagliato, ma non ci potrei fare niente"

Milan e Inter si preparano a tornare in campo dopo la sosta per le Nazionali. Allenatori e giocatori al lavoro per le sfide a Napoli e Torino, i due club invece continuano a pensare al futuro. Che comprende, ovviamente, anche il discorso legato al nuovo stadio. Rossoneri e nerazzurri hanno chiesto chiarimenti, il Comune ha risposto con una lettera dopo il Pubblico Interesse condizionato deliberato dalla Giunta. A prendere, infine, la parola è stato il Sindaco in persona. Giuseppe Sala ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha affrontato le diverse tematiche in gioco. Dal nuovo impianto al futuro di San Siro. "Regole" la parola d'ordine: "Mi pare che cercare una soluzione che permetta a San Siro di non essere abbattuto sia una cosa condivisa dalla maggior parte della cittadinanza", ha spiegato. Tutto ruota attorno al concetto di “rifunzionalizzazione” del vecchio San Siro: "Riconosco che il termine non sia chiaro. Di fatto, io chiedo se esiste la possibilità di trasformare l’attuale San Siro in un impianto più piccolo, mantenendo per esempio solo il primo anello. La crescita del calcio femminile, l’attenzione dei tifosi verso le giovanili, possono creare il bisogno di una “arena civica”. Utile alle squadre che oggi sono costrette a giocare fuori città. Quello che non so, e chiedo alle società, è se in termini di investimento sia una follia o sia gestibile. Non l’abbiamo studiato. Il vero punto è: quanti soldi ci vogliono per riportare San Siro a una gestione sostenibile? E’ una domanda a cui forse nemmeno le società sanno rispondere". 

Il costo

Il discorso sciviola poi sul nuovo stadio: "A oggi sono già stanziati 12-13 miliardi di investimenti immobiliari su Milano e non abbiamo la necessità di prendere tutto ciò che ci si offre. Possiamo dirigere e gestire gli investimenti. E io capisco perfettamente le società che puntano ad aumentare i ricavi da stadio, ma mi resta un dubbio. Si parla di stadio oppure di una operazione immobiliare che va molto al di là dello stadio? Il Comune non sta offrendo poco, ma non posso nemmeno fare regali. Ho il dovere di tutelare l'interesse pubblico". Altro problema è il costo, dato che si parla di 600-700 milioni: "Il Wanda Metropolitano è costato 270 milioni, il progetto dello stadio della Roma, che mi pare un super-stadio, è da 350. Mi chiedo se non si possa fare qualcosa di più contenuto, mantenendo una seconda arena dedicata allo sport", ha continuato Sala. Chiosa finale sulla possibilità che Milan e Inter possano decidere di costruire il nuovo San Siro a Sesto: "Non posso che pensare che sia qualcosa di estremamente sbagliato. La proprietà cinese dell'Inter, che ha fatto un investimento a lungo termine, passerebbe alla storia per essere quella che dopo cento anni ha trasferito lo stadio dei nerazzurri a Sesto. Ma se i club mi rispondono che lì gli regalano tutto, c’è poco da fare".