Il colombiano presente al Gran Galà del calcio: "Infortunio? Non so quando rientrerò, spero presto". Poi su Gasperini: "Grande allenatore e brava persona. Fra noi c'è rispetto". Infine la Champions: "Abbiamo già vinto, a prescindere dal risultato finale"
L'ultima partita giocata da Duvan Zapata risale allo scorso 6 ottobre. Atalanta-Lecce 3-1, gol e poi l'infortunio agli adduttori rimediata in Nazionale con la Colombia. Da lì 10 gare saltate, comprese quelle di Champions, dove non ha potuto aiutare i compagni che si giocheranno il tutto per tutto in Ucraina sul campo dello Shakhtar. In ballo ci sono gli ottavi di finale: "Ma noi abbiamo già vinto, perché abbiamo imparato da ciascuna sconfitta e siamo cresciuti rispetto alle prime partite. Questo conta più del risultato". Lo ha spiegato lo stesso Zapata a Sky Sport a margine del Gran Galà del calcio, dove è stato premiato e inserito nel miglior undici della passata stagione: "Fa piacere essere qui, è la seconda volta per me dopo sette anni che gioco in Italia". Il discorso scivola poi sull'infortunio che lo sta tenendo fermo. Il colombiano è appena tornato dalla Spagna, dove si era recato per ulteriori cure: "Non so ancora una data precisa per il mio rientro in campo, perché si tratta di un problema fisico dal quale devi guarire bene. Il tendine è complicato, se l'infortunio fosse stato solo sul muscolo, allora sarei stato già a disposizione".
"Con Gasperini c'è rispetto"
Non sa quando potrà giocare di nuovo quindi, ma il sorriso non manca: "Spero di continuare così anche negli anni successivi. Dedico il premio alla mia famiglia. Ricordo quando giocavo in Colombia senza scarpe per strada. Non sentivo nemmeno il dolore ai piedi, io e i miei amici eravamo abituati". Poi di nuovo il presente, caratterizzato da Gasperini, con cui nella scorsa Serie A ha segnato 28 gol: "Il mister è un grande allenatore e una brava persona. Andiamo molto d'accordo come deve essere fra tecnico e giocatore. Avere una base di rispetto con lui è la base".