Atalanta-Verona, il Var sul primo gol di Di Carmine: cosa dicono regolamento e protocollo

Serie A
Lorenzo Fontani

Lorenzo Fontani

Il gol dello 0-1 segnato da Di Carmine non era regolare: la rimessa da cui è arrivato il pallone per l'attaccante è stata battuta 8 metri più avanti e con due palloni in campo. Ma il Var poteva intervenire?

Ha fatto discutere moltissimo il gol del vantaggio del Verona a Bergamo. Capita a metà del primo tempo quando Di Carmine segna dopo essere stato servito da Faraoni direttamente da rimessa laterale. L'Atalanta protesta con l'arbitro Valeri perché la rimessa viene eseguita quasi 8 metri più avanti rispetto al punto in cui il pallone era uscito e perché proprio nel punto invece corretto, un attimo prima, il difensore del Verona Rrahmani si fa consegnare il pallone per eseguire lui la rimessa. Poi, rendendosi conto che Faraoni era stato più rapido, lo rilancia con le mani fuori dal terreno di gioco mentre il compagno di squadra fa scattare l'assist dell’1-0 del Verona.

Il Var poteva intervenire?

Va chiarito subito che il Var (Di Bello, Var abbastanza esperto, era in cabina nella finale del Mondiale Under 17) non sarebbe potuto intervenire per la scorretta posizione nella quale viene eseguita la rimessa da Faraoni (7.69 metri più avanti).  E questo perché - a parte i calci di rigore - il protocollo Var non prevede la possibilità di revisionare la corretta esecuzione delle riprese di gioco, che è affidata totalmente all'arbitro (altrimenti - ad esempio - si dovrebbero annullare tutti i gol e i rigori nati da calci d'angolo eseguiti col pallone anche di poco fuori dall'arco, o tutte le punizioni battute più avanti - o anche indietro in teoria). Per quanto riguarda invece la presenza del secondo pallone in campo in mano a Rrahmami, dal momento che per una brevissimo attimo ci sono due palloni sul terreno di gioco il regolamento dice che in questi casi il gioco va interrotto se il secondo pallone "interferisce col gioco". Per interferenza col gioco si intende normalmente che il pallone disturba proprio fisicamente l'azione: a voler allargare il concetto al pallone che "distrae" bisognerebbe valutare se quel pallone tenuto in mano da Rrahmami disturba effettivamente i difensori dell'Atalanta. Senz'altro un po' sì, ma se si osserva Paolomino, l'uomo che si perde del tutto la marcatura su Di Carmine, si vede che non guarda nemmeno nella zona della rimessa attardandosi a protestare con Valeri per un presunto fallo precedente del suo diretto avversario.

La conclusione

Un intervento di Di Bello per una "chiara infrazione sfuggita all'arbitro" (cioè il secondo pallone che interferiva) sarebbe stata forse in astratto plausibile, ma molto molto forzata: siamo di fronte a una rimessa laterale pienamente sotto il controllo dell'arbitro e dei suoi assistenti. Sarebbe spettato a loro quindi intervenire per far rispettare la posizione corretta della ripresa di gioco, tanto più alla luce della situazione di potenziale distrazione creatasi.