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Fiorentina, fiducia a tempo per Montella: sarà in panchina sicuramente con l’Inter

Serie A
©Getty

Tanta delusione per Commisso dopo la quarta sconfitta di fila. Pradé ha confermato Montella per le prossime due sfide con Inter e Roma, il presidente ha dato sicurezza solo per i nerazzurri. Così l’allenatore al termine della gara: "Periodo difficile, ma abbiamo la forza per uscirne. Serve pazienza e io ne ho"

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Quarta sconfitta consecutiva, per la Fiorentina, l’ultima rimediata sul campo del Torino davanti agli occhi del presidente Rocco Commisso, presente in tribuna all’Olimpico Grande Torino. Una crisi di risultati che si protrae ormai da oltre un mese, quando è arrivata l’ultima vittoria in campionato, contro il Sassuolo lo scorso 30 ottobre alla 10^ giornata. Unica nota positiva di questo periodo è la qualificazione agli ottavi di finale di Coppa Italia ottenuta martedì vincendo contro il Cittadella, avversario comunque di caratura inferiore. Per questo, c’è delusione ai vertici del club per il rendimento della squadra di questo periodo. Commisso al termine della gara ha chiesto scusa ai tifosi che l’hanno fermato per chiedergli una foto, mentre a chi gli ha domandato del futuro di Montella ha risposto con un’alzata di spalle. Poi dopo un confronto con gli altri dirigenti si è espresso così: "Ci sono stati i fatti negli ultimi 20 minuti, ma nel primo tempo non siamo andati bene. Montella? Fiducia massima è una massima parola, ma qui bisogna ragionare giorno per giorno, io devo fare quello che è giusto per la Fiorentina quindi ok per la partita con l'Inter ma poi si vedrà. Sono arrabbiato con tutti, con me stesso pure perché mi aspettavo un'altra cosa. Io vengo qui per vedere belle partite e mi aspettavo un'altra gara. Mancano quattro partite fino alla fine del girone d'andata e dobbiamo arrivare almeno a 20-22 punti per essere più sereni, non per andare in Champions ma per rimanere in Serie A. Io l'avevo detto, se ci salviamo come l'anno scorso sarà un fallimento: dobbiamo fare di più rispetto all'anno scorso. Il mercato di gennaio? Può essere una possibilità, da valutare tutti insieme".

L’intervento di Pradé

A specificare ulteriormente la posizione della Fiorentina sul tema è stato Daniele Pradé, direttore sportivo del club, intervistato da Radio 1: "È un momento durissimo, che pensavamo di non poter vivere. L’approccio alla gara è stato totalmente errato, l’unico aspetto positivo e che un po’ ci rincuora è la voglia della squadra di rientrare in partita, sia ad inizio secondo tempo che dopo aver preso il 2-0. Vedremo cosa succederà nelle prossime due sfide, Montella non è uno stupido, vede bene cosa succede in campo. Ci manca la sicurezza che mettevamo in campo ad inizio stagione. Con Inter e Roma ci sarà lui in panchina".

Mercato e obiettivi

Naturalmente, il mercato di gennaio potrebbe essere un’opportunità di rinforzare la rosa e renderla maggiormente competitiva. "Se ci saranno occasioni ci muoveremo, ma bisogna vedere se effettivamente ci saranno. Il nostro obiettivo è diventare potenzialmente molto forti, ripetendo ciò che stanno facendo Atalanta e Lazio. La classifica ci preoccupa ovviamente, ma gli uomini che abbiamo in rosa ci tireranno fuori da questa situazione. Pezzella e Ribery presto rientreranno, Badelj è stato male in settimana ma proveremo a recuperare anche lui" ha concluso Pradé.

Le parole di Montella

Al termine della gara non c’è stato alcun confronto tra Montella e Commisso. A confermarlo è lo stesso allenatore della Fiorentina, intervistato da Sky Sport: "Non l’ho visto. Viaggeremo insieme, immagino che sia deluso e molto dispiaciuto. Non è abituato a perdere nella vita, è un momento complicato anche per lui. Noi però siamo forti mentalmente per uscire da questa situazione. Io sento la fiducia, il momento è delicato e anche io posso fare di più. Gli obiettivi erano chiari. Oggi mancava Belotti nel Torino, il suo sostituto era Zaza per capirci. Ci vuole pazienza, io ne ho e so accettare le critiche, però bisogna essere chiari. Questi giovani devono crescere ancora". Da giorni si susseguono le voci di un suo possibile esonero, con Gennaro Gattuso che potrebbe succedergli in panchina. "Fa parte del mio mestiere, sono abituato. Ci sono allenatori esonerati con meno sconfitte e che sono stati tenuti in sella con più sconfitte. È il calcio, bisogna essere obiettivi. Io ho la forza per andare avanti, c’è animo e voglia di rivalsa, la fiducia che le cose possano migliorare perché anche stavolta la squadra ha fatto un’ottima partita, anche se ci sono stati alti e bassi" ha proseguito l’allenatore.

L’analisi della partita

Da un punto di vista più tecnico, Montella ha analizzato la partita recriminando per le occasioni fallite: "C’è tanta rabbia, perché la squadra ha fatto una partita alla pari. Non sono contento del primo tempo, dove siamo stati poco incisivi e aggressivi, eravamo contratti e non va bene. Poi abbiamo reagito, abbiamo tenuto bene il campo e creato occasioni nitide. Dobbiamo segnare, il calcio è semplice: noi ci abbiamo messo troppi tiri per riuscire a farne uno. Ripartiamo da questa rabbia e questa determinazione mostrata dalla squadra nella ripresa". Per l’allenatore non è una questione di assenze o di natura tattica. "Col Lecce abbiamo creato dieci occasioni da gol, il solo Vlahovic ne ha avute quattro. Anche col Torino ne abbiamo avute tre o quattro, purtroppo è un momento in cui c’è poca tranquillità. Credo di tirare fuori dai calciatori il meglio per crescere io insieme a loro e migliorare come squadra. Chiesa deve giocare esterno, talvolta deve andare dove si aprono gli spazi al centro. Ha fatto una buona partita specialmente nella parte finale dove ha creato diverse situazioni pericolose" ha concluso.