Inter, Conte: "Siamo primi, ma incrociamo le dita. E quella volta che mentii ad Agnelli…"

Serie A

L’allenatore dell’Inter ha raccontato tanti aneddoti durante un programma televisivo: "Quando perdo, c’è una sorta di lutto di famiglia. All’avvocato Agnelli mentii dicendo che avevo fatto qualche gol quando era soltanto uno"

L’Inter ha chiuso il 2019 appaiata con la Juventus in testa alla classifica. Un motivo di grande soddisfazione per Antonio Conte, che ha raccontato la felicità del momento e altri aneddoti ospite nella trasmissione Che tempo che fa: "Sono contento, non diciamo ancora nulla. Abbiamo iniziato un nuovo percorso e per ora siamo primi, incrociamo le dita. La vittoria non la godo molto, mentre la sconfitta la avverto di più, anche un paio di giorni. Diventa quasi un lutto temporaneo per la mia famiglia". La sua carriera di giocatore comincia dal basso: "Si iniziava in mezzo alla strada. Quando ero bambino pensavo che finché non fossi apparso su una figurina non mi sarei mai potuto considerare un vero calciatore. Quando ho incontrato l’Avvocato gli ho mentito: gli dissi che avevo fatto qualche gol, ma in realtà ne era solo uno, al Napoli di Maradona, che è l’avversario più forte che abbia mai affrontato".  

L’Inghilterra e le esultanze

Nei due anni al Chelsea, Conte ha potuto cogliere le differenze tra il calcio inglese e quello italiano, non solo da un punto di vista tecnico-tattico: "Si apprezza l’atmosfera, i tifosi vengono a godersi uno spettacolo e ad applaudire. Ricordo che battemmo il Middlesbrough che con quella sconfitta retrocesse, ma i giocatori andarono ugualmente sotto la curva. In Italia possiamo migliorare in questo". L’allenatore dell’Inter è spesso senza filtri, nella comunicazione e nelle esultanze. "Non sono diplomatico, ma molto diretto. I consigli sulla vita sessuale degli atleti esistono da una vita, specialmente quando ci sono partite ravvicinate. Quando esultato si vede tutta la passione che ho, anche se poi dopo me ne vergogno un po’. Ma io sono fatto così, mi dispiace se a qualcuno possa dare fastidio. Esposito? Sì, è bravo".