Napoli, -23 punti rispetto al 2019. I crolli peggiori in Europa dal 2000 a oggi
Quarta sconfitta in 5 gare dall'avvento in panchina di Gattuso, reduce dal ko contro la Fiorentina. Stagione difficile per gli azzurri che, rispetto alla stessa giornata del campionato 2018/19, lamentano ben 23 punti in meno. Ecco i peggiori saldi negativi dal 2000 a oggi, sia in Serie A che nei top campionati d'Europa
Terzo stop di fila contro la Fiorentina dopo i passi falsi con Inter e Lazio, quarto ko in 5 partite dall’arrivo in panchina di Gattuso al posto di Ancelotti. Non conosce fine la crisi del Napoli, 11° in classifica e protagonista di una stagione davvero deludente. Se Rino ha parlato di "squadra senz'anima" ammettendo "abbiamo toccato il fondo" dopo l’ultimo scivolone, il campionato 2019/20 ammette ben 23 punti in meno rispetto alla stessa giornata dello scorso torneo. Una differenza-punti da incubo, la peggiore in Serie A dal 2000 considerando tutti i saldi negativi. Solo in un altro paese europeo si sono registrati crolli ancora più evidenti ad un anno esatto di distanza. Eccoli nel dettaglio passando dall'Italia al podio assoluto
Napoli e il ritiro, ecco come stanno le cose
7) VERONA: -15 punti. Dai 24 punti nella Serie A 2014/15 ai 9 punti della Serie A 2015/16
Iniziamo dai veneti di Mandorlini, squadra che passò dal 13° posto finale con un Toni da 22 gol alla retrocessione del campionato seguente nonostante l’arrivo in panchina di Delneri. Un crollo ribadito dalla differenza-punti abissale allo stesso punto della stagione
7) LAZIO: -15 punti. Dai 42 punti nella Serie A 2012/13 ai 27 punti della Serie A 2013/14
Dal 7° posto al traguardo (oltre al successo in Coppa Italia) con Petkovic all’anonima 9^ posizione un anno più tardi. A farne le spese lo stesso Petkovic, ma nemmeno Reja riuscì a raddrizzare quell'annata dei biancocelesti come ribadito dai numeri a stagione in corso
7) BARI: -15 punti. Dai 29 punti nella Serie A 2009/10 ai 14 punti della Serie A 2010/11
Fu Ventura a trascinare i pugliesi all’ottimo 10° posto dopo la promozione, peccato che la stagione seguente il crollo fu verticale. L’avvento di Mutti non salvò successivamente il Bari dalla retrocessione in Serie B
4) ROMA: -16 punti. Dai 46 punti nella Serie A 2003/04 ai 30 punti della Serie A 2004/05
Incontriamo due volte i giallorossi a partire dal 2000: la prima caduta ad un anno di distanza ci riporta al post Capello, allenatore che aveva chiuso il campionato al 2° posto prima dell’annata terribile con 4 uomini diversi in panchina (Prandelli, Voeller, Delneri e Conti) e l’8^ posizione finale
4) ROMA/bis: -16 punti. Dai 43 punti nella Serie A 2001/02 ai 27 punti della Serie A 2002/03
Sorprendentemente i giallorossi avevano già accusato lo stesso calo in un solo anno: era successo nell’era Capello passando da un ottimo trend (concluso al 2° posto) al crollo verticale solo 365 giorni più tardi. E quella Roma si piazzerà in 8^ posizione al termine del campionato
4) CATANIA: -16 punti. Dai 29 punti nella Serie A 2012/13 ai 13 punti della Serie A 2013/14
Identico bilancio per i siciliani dalle stagioni diametralmente opposte: prima l’8° posto con 56 punti totali (record della società nella massima serie) centrato da Maran, allenatore che l’anno seguente si alternò con De Canio e Pellegrino senza evitare la retrocessione. Difficile sorprendersi considerando la differenza punti a stagione in corso
3) PERUGIA: -17 punti. Dai 28 punti nella Serie A 2002/03 agli 11 punti della Serie A 2003/04
Recentemente tornato sulla panchina degli umbri, Serse Cosmi era reduce dal 9° posto al traguardo e affrontava una nuova stagione: formazione in difficoltà con un saldo negativo impressionante a 365 giorni di distanza. E a giugno arrivò la retrocessione dopo lo spareggio perso con la Fiorentina
2) PARMA: -19 punti. Dai 29 punti nella Serie A 2013/14 ai 10 punti della Serie A 2014/15
Un fallimento societario e una drammatica stagione per gli emiliani, passati dal 6° posto all’abisso nel campionato seguente. In panchina c’era sempre Roberto Donadoni, allenatore che non riuscì a risolvere una situazione davvero troppo difficile
1) NAPOLI: -23 punti. Dai 47 punti nella Serie A 2018/19 ai 24 punti della Serie A 2019/20
Nessuno ha fatto peggio degli azzurri in Serie A dal 2000, una differenza-punti da incubo in un anno che attraversa la gestione di Ancelotti e arriva al mandato di Gattuso. Situazione allarmante per il Napoli, tuttavia è possibile incontrare saldi ancora peggiori considerando la top 5 d'Europa. Nel nuovo millennio, infatti, ne registriamo tre davvero fallimentari tutti avvenuti in Germania
KAISERSLAUTERN: -24 punti. Dai 41 punti nella Bundesliga 2001/02 ai 17 punti della Bundesliga 2002/03
Trasferiamoci quindi in Bundesliga a partire dai campioni nazionali nel 1998, oggi precipitati in terza divisione. Pur senza vincere il titolo nel 2002 (7° posto finale), nella stagione seguente il Kaiserslautern lamentò un calo consistente ma evitò la retrocessione nel finale di campionato
AMBURGO: -26 punti. Dai 41 punti nella Bundesliga 2005/06 ai 15 punti della Bundesliga 2006/07
Peggio del Kaiserslautern fecero i biancoblù, terza forza della Bundesliga al traguardo del campionato ma decisamente rivedibili nel corso della stagione seguente. Ciò nonostante l’Amburgo evitò il peggio e riuscì a rialzarsi chiudendo la Bundesliga al 7° posto
HERTHA BERLINO: -29 punti. Dai 40 punti nella Bundesliga 2008/09 agli 11 punti della Bundesliga 2009/10
La palma nera spetta piuttosto alla squadra della Capitale che, esattamente dieci anni fa, stravolse il proprio rendimento in 365 giorni durante il campionato. Passare dal 4° posto all’ultimo (con conseguente retrocessione) non è da tutti, ma non per l'irriconoscibile Hertha Berlino
