Due legni rallentano la corsa della squadra di Simone Inzaghi, che resta al terzo posto della classifica a -1 dall'Inter e a -4 dalla Juventus. Anche una grande parata di Silvestri sullo spagnolo e un'occasione per Immobile nel primo tempo. Almeno due grandi interventi di Strakosha a negare la rete al Verona su Pessina e Borini. Per Juric è il settimo risultato utile consecutivo, nono posto in classifica per l'Hellas
LAZIO-HELLAS VERONA 0-0 (highlights)
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari (71' Marusic), Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto, Lulic (71' Jony); Caicedo (84' Parolo), Immobile. All. S. Inzaghi
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Günter; Lazovic, Veloso, Pessina, Faraoni; Zaccagni, Borini (89' Dawidowicz); Verre (70' Eysseric). All. Juric
Ammoniti: Kumbulla (V), Milinkovic-Savic (L), Jony (L), Radu (L), Rrahmani (V)
La Lazio si ferma al palo. Anzi, ai pali, quelli di Luis Alberto. Super partita dello spagnolo, ma anche super sfortuna e super serata del portiere Silvestri, eccezionale sia nel primo tempo (destro a giro smanacciato con la punta delle dita) che all'ultimo di recupero, sempre sulla botta dal limite del numero 10 di Simone Inzaghi respinta alla grande. Nel recupero della 17^ giornata il match finisce così 0-0, nonostante almeno un paio di squilli di Immobile e due altre belle risposte a firma Strakosha tra primo e secondo tempo sui tentativi del Verona. Inzaghi resta terzo a -4 dal primo posto, e allunga a 17 la striscia di imbattibilità: eguagliato il record storico del club nel 1999 con Sven-Göran Eriksson alla guida. Il Verona infila invece il settimo risultato utile consecutivo (miglior serie dal 2000), anche se manca l'aggancio alla zona Europa.
La partita
Per la Lazio un solo cambio di formazione dopo il successo sulla Spal. C'è Patric in difesa al posto di Bastos. È ancora out Correa, che non va neanche in panchina, e così è confermatissimo Caicedo in coppia con Immobile in attacco. Intoccabili anche Milinkovic-Savic, Leiva e Luis Alberto. Sul fronte opposto, anche per il Verona un solo cambio di formazione rispetto alla trasferta contro il Milan, obbligato: out Amrabat per squalifica (espulso proprio nel match di San Siro). Conferme per gli altri dieci: Pessina arretra a centrocampo, con l'inserimento di Borini (alla prima da titolare) alle spalle dell'unica punta, Verre, che vince il ballottaggio con Di Carmine.
Il primo tempo è subito ricco di emozioni all'Olimpico, anche se il risultato rimane fermo sullo 0-0. Prima chance del match per il Verona, con un grande riflesso di Strakosha a dire di no all'inserimento centrale di Pessina. La Lazio si sveglia poco dopo, con un tentativo in area di Immobile chiuso da Silvestri in uscita. Tanto quanto Strakosha, il portiere del Verona sarà super anche su Luis Alberto al 37', il cui tiro a giro dal limite viene smanacciato in corner con un grande intervento. Nel recupero, dunque, ancora il 10 di Inzaghi sfiorerà il gol, con un palo dal limite.
Quindi la ripresa, che si apre senza cambi e senza grandi occasioni nei primi minuti. Una percussione centrale di Leiva viene chiusa sul più bello dalla difesa di Juric, e un tiro di Lazovic viene bloccato in due tempi da Strakosha. Ma, soprattutto, arriva il secondo palo di giornata di Luis Alberto al 67', col legno a negargli ancora una volta la gioia del gol (quarto per lui in stagione, primo pari merito a Insigne e Mertens). Inzaghi prova allora a cambiare qualcosa cambiando esterni: dentro Jony e Marusic per Lulic e Lazzari. Mentre Juric sceglie Eysseric per Verre (vicino al gol con un tiro dal limite poco prima del cambio). La Lazio continua a provarci (Parolo per Caicedo nel finale) ma la serata sembra stregata. Strakosha salva ancora su Borini, mentre è il solito Luis Alberto l'ultimo ad arrendersi, persino all'ultimo dei cinque di recupero: prima la botta dal limite (ancora super Silvestri), poi un tiro-cross a giro largo di un soffio. Finisce così: tante emozioni, zero gol.
Curiosità statistica: l'Olimpico è lo stadio in cui sono stati colpiti più legni (25) in questa stagione nei top-5 campionati europei.