Roma, confronto a Trigoria dopo il Bologna. Niente ritiro in vista dell'Atalanta

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Dopo il ko con il Bologna, i giallorossi si sono ritrovati a Trigoria. Prima dell'allenamento c'è stato un confronto tra Petrachi, Fonseca a l'ad Fienga. La squadra non andrà in ritiro. "Testa bassa e pedalare", la scossa di Kolarov nel post partita. Nessuno nel 2020 ha perso più partite di campionato della Roma

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Per la Roma non è un momento facile. Con il Bologna è arrivata la seconda sconfitta consecutiva, che ha chiuso una settimana complicata. Sette gol subiti in 180' fra rossoblù e Sassuolo, una sola vittoria nelle ultime sei giornate. La classifica dice che il quarto posto è sempre lì, ma serve reagire quanto prima. Per questo la squadra si è ritrovata subito a Trigoria dopo il ko dell'Olimpico. Prima dell'allenamento c'è stato un confronto, doveroso considerando il momento di estrema difficoltà. Confronto guidato dall'ad Guido Fienga, con Petrachi e Paulo Fonseca, per arrivare alla decisione di non ricorrere al ritiro. Il ritiro non viene considerato uno strumento utile per analizzare con la giusta freddezza questi problemi: ciascuno deve prendersi le proprie responsabilità per uscire da questo momento insieme. Quindi i giallorossi prepareranno normalmente l'ostica trasferta di Bergamo, vero spareggio Champions in programma sabato sera: "In questo momento il problema è emotivo", ha spiegato Fonseca nel post Bologna. Il momento di involuzione è chiaro e i numeri lo certificano: nessuno, fino a questo momento, ha perso più della Roma nel 2020 (quattro ko, come Brescia e Spal). I giallorossi, inoltre, prendono gol da otto gare di fila e l'ultima volta che avevano incassato almeno tre reti in due partite consecutive di Serie A risaliva al febbraio 2013. Una vita fa.

Kolarov: "Testa giù e pedalare"

Chi è tornato titolare con il Bologna è stato Kolarov, ma il serbo non è riuscito ad aiutare i compagni. Parole da leader a Sky nel post gara, nessuna scusa: "Abbiamo semplicemente perso una partita che il Bologna meritava di vincere". Il momento è delicato, la Roma di fine 2019 sembra un ricordo: "Il 2020 non è iniziato bene - ha continuato - in alcuni momenti la squadra non riesce a reggere come vuole. Testa giù e pedalare, questa è l'unica soluzione". Quello che è cambiato, innanzitutto, è il rendimento difensivo: "Da inizio anno prendiamo almeno due gol a partita. In certi momenti si perde la lucidità ma bisogna difendere tutti meglio. Dobbiamo rialzarci guardando solo a noi stessi e non agli altri. E' ora che si vedono gli uomini, i calciatori veri". Il capocannoniere della Roma, dopo Dzeko, è proprio Kolarov. Un esterno difensivo, quindi un'anomalia: "Il mister ci chiede di creare e verticalizzare di più, quindi dobbiamo farlo. Non ci stiamo riuscendo, per questo bisogna rimboccarci le maniche e rialzarci dal punto di vista mentale. Dobbiamo lavorare e stare zitti per vincere le prossime. Niente drammi, siamo consapevoli che non stiamo facendo quello che dobbiamo fare ma questo è il calcio".