Inter-Milan, i gol più belli del derby di Milano. VIDEO

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Redazione

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In attesa della partita di domenica sera, i 15 migliori gol nel derby di Milano dal 2000 in poi. Il match fra Inter e Milan verrà trasmesso in esclusiva su Sky Sport Serie A, Sky Sport Uno e Sky Sport 251

INTER-MILAN LIVE

1. Contra in Inter-Milan 2-4 del 21/10/2001

A volte bastano 45 minuti per restare nella storia del derby. È quello che è accaduto a Cosmin Contra, rimasto al Milan una sola stagione, ma sufficiente per segnare uno dei gol più belli nel derby. In quella partita il terzino entrò solo nel secondo tempo, al posto di Albertini, cambiando radicalmente il volto di una sfida che nel primo tempo aveva visto l’Inter prevalere e andare a riposo in vantaggio grazie ad un gol di Ventola. La sua gioia personale arriva pochi minuti dopo il gol del pari di Shevchenko ed è una rete che tutti i tifosi ricordano. Contra riceve palla da una punizione battuta rapidamente a centrocampo e che coglie impreparate le due linee dell’Inter: Materazzi è tagliato fuori, Georgatos prima sembra voler uscire sull’avversario, poi torna indietro. Contra ha quindi tutto il tempo per prendere la mira e sparare un missile all’incrocio da fuori area (la velocità del tiro fu di 129 km/h) su cui Toldo non può assolutamente arrivare.


2. Serginho in Milan-Inter 1-0 del 23/11/2002

Non ci sono molti momenti a ricordare il passaggio di Rivaldo al Milan: il rigore segnato alla Lokomotiv Mosca che aveva assicurato ai rossoneri il passaggio del turno nel secondo girone di Champions League, il gol alla Roma nella finale di ritorno in Coppa Italia, l’ultima vinta dal Milan, e soprattutto l’assist per Serginho nel primo derby di una stagione in cui Milan e Inter si sfidarono ben quattro volte, in campionato e in semifinale di Champions League. Rivaldo riceve la palla all’altezza del cerchio di centrocampo, oltre le due linee del rigido 4-4-2 dell’Inter di Héctor Cúper, e le taglia nello spazio aperto sul lato destro dello schieramento nerazzurro. Il passaggio per Serginho è forte e molto preciso, evita Vivas, che si stende per provare a intercettarlo, e inganna Toldo, che si allarga verso destra e invece viene saltato da Serginho nella direzione opposta. Aggirato il portiere nerazzurro con il primo tocco col sinistro verso il centro dell’area, a Serginho non resta che depositare la palla in rete col piede meno nobile, il destro.
 

3. Martins in Inter-Milan 1-3 del 5/10/2003

C’è stato un momento, breve ma intenso, in cui Obafemi Martins sembrava dovesse diventare il nuovo fenomeno del calcio mondiale. Arrivato giovanissimo alla ribalta con la maglia dell’Inter, Martins portava in campo una velocità che per quei giorni era assolutamente insensata. Nel tempo emersero tutti i limiti tecnici del giocatore, tuttavia rimangono dei momenti in cui l’attaccante dell’Inter sembra fare un altro sport rispetto ai suoi avversari. 

 

In questo gol - inutile ai fini del risultato - Martins prima difende il pallone contro Maldini, poi rimbalza addosso a Nesta saltandolo con una specie di piroetta fortunata (ma come sappiamo la fortuna aiuta gli audaci), infine incrocia benissimo con il destro per battere Dida. L’iconica esultanza con le capriole, nonostante l’Inter stesse perdendo per 3 a 0 prima del suo gol, racconta bene l’unicità di un calciatore particolare che ci ha fatto divertire per un po’ prima di scomparire in una carriera anonima.

 

4. Seedorf in Milan-Inter 3-2 del 21/2/2004

Nel girone di ritorno dell’unico campionato vinto dal Milan durante la gestione di Carlo Ancelotti, il derby arriva in un momento in cui i rapporti tra le due squadre sono piuttosto sbilanciati. I rossoneri sono primi in classifica e hanno 16 punti di vantaggio sull’Inter, che però va sul 2-0 grazie al gol olímpico di Stankovic e a un tiro da fuori di Cristiano Zanetti deviato da Kaladze sugli sviluppi di un altro calcio d’angolo battuto da Stankovic. Nel secondo tempo il Milan riesce però a trovare il pareggio in un minuto, con i gol di Tomasson, entrato dalla panchina al posto di Rui Costa, e di Kaká. A pochi minuti dal novantesimo è quindi Clarence Seedorf a ricevere la palla sulla fascia sinistra, vicino alla linea laterale. L’olandese disorienta Karagounis con una finta e inizia a correre tagliando il campo in orizzontale. Arrivato in una zona abbastanza centrale per pensare al tiro in porta, anche se da una distanza di oltre trenta metri, Seedorf spara una cannonata dando l’effetto alla palla con il collo esterno e completa la rimonta del Milan.

 

5. Ibrahimovic in Milan-Inter 3-4 del 28/10/2006

Dopo quasi 10 anni Ibrahimovic tornerà ad essere l’attrazione numero uno del derby, almeno per la sponda milanista. C’è stato però un tempo in cui l’attaccante svedese era l’incubo della difesa del Milan, come racconta perfettamente questo gol. È uno dei derby più spettacolari di questo millennio, l’Inter si sta avvicinando alla versione perfetta che vincerà il triplete, mentre il Milan è ancora una delle migliori squadre d’Europa. 

 

Stankovic porta avanti un rapido contropiede in zona centrale, la difesa del Milan è scoperta e praticamente Nesta deve difendere tutta la zona centrale e sinistra del campo. Il difensore del Milan è impeccabile nella scelta del tempo per staccarsi verso Ibrahimovic. Lo svedese è però semplicemente più bravo e riesce ad evitare la sua scivolata con un piccolo tocco sotto con cui mentre corre a tutta velocità riesce a saltare l’avversario. È anche fortunato nel rimpallo, il pallone gli si aggiusta bene per colpire al volo. A quel punto Ibra è molto scaltro, perché intuisce il movimento di Dida verso la sua destra e non tira forte dritto per dritto, ma colpisce il pallone con l’esterno per prendere in controtempo il portiere.

 

6. Ronaldo in Inter-Milan 2-1 dell'11/3/2007

Ronaldo arrivò al Milan nel gennaio del 2007 già nella sua versione fuori forma e dalla mobilità limitata, eppure anche in quelle condizioni riuscì a dare un contributo importante per raggiungere il quarto posto in campionato. Il derby giocato con la maglia rossonera, da nemico pubblico numero uno (gli interisti allo stadio lo avevano accolto distribuendo trentamila fischietti) è forse la partita più ricordata della sua breve parentesi al Milan, e come da copione è proprio lui a portare in vantaggio il Milan, che nel secondo tempo subirà la rimonta dell’Inter, orchestrata dai gol di Cruz e Ibrahimovic. Ronaldo riceve defilato sulla destra, davanti a Maxwell, si accentra con passi un po’ goffi e, prima che Dacourt possa chiudergli lo spazio, calcia in diagonale col sinistro mandando la palla all’angolino più lontano. Anche se era ormai lento e appesantito, Ronaldo sapeva ancora creare giocate decisive.

 

7. Ronaldinho in Milan-Inter 1-0 del 28/9/2008

Di Ronaldinho al Milan abbiamo il ricordo di un giocatore imbolsito, appesantito, capace ancora di essere decisivo ogni tanto aggrappandosi a una sensibilità tecnica superiore. Un ricordo vero e falso allo stesso tempo. Perché nelle prime due stagioni Ronaldinho era un giocatore discontinuo ma capace comunque di essere superiore nei contesti di più alto livello come il derby di Milano. Questo deciso con un gol semplice ma reso splendido dalla figura di Ronaldinho, che stacca in mezzo all’area frustando la palla con la chioma riccia, mandandola sul secondo palo. Sembra il primo colpo di testa della sua vita, un gesto che non può fare in automatico ma su cui mette una grazia da lambada tipica di Ronaldinho. L’esultanza la ricordiamo ancora come fosse oggi: lui che corre con le braccia aperte e gli occhi al cielo, leggermente piegato, come se avesse appena ricevuto un miracolo.

 

8. Thiago Motta in Milan-Inter 0-4 del 29/8/2009

Zanetti ed Eto’o scambiano la palla per due volte sulla fascia destra dopo che Maicon l’aveva portata nei pressi dell’area milanista con una delle sue tipiche conduzioni. Zanetti non trova il modo di avanzare, allora torna al centro da Thiago Motta e a quel punto l’azione cambia velocità. Motta passa la palla di prima con l’esterno del piede sinistro a Eto’o che, sempre di prima, la tocca verso Milito e poi continua la sua corsa portando fuori posizione Thiago Silva. In quello spazio si va a infilare Motta, visto e trovato con un assist preciso da Milito. Dentro l’area, e leggermente defilato a destra, Motta ancora una volta non controlla la palla ma tira subito col sinistro e segna il gol che porta in vantaggio l’Inter nel derby più sbilanciato dal memorabile 6-0 rifilato dal Milan ai nerazzurri nel maggio del 2001. La squadra di Mourinho vince 4-0 all’alba di una stagione memorabile, conclusa con il triplete.
 

9. Ibrahimovic in Inter-Milan 4-2 del 6/5/2012

Il derby al termine del campionato 2011/12 fa felice soprattutto la Juventus, che con la vittoria dell’Inter si assicura lo scudetto. La partita è arricchita da momenti iconici, come la guerra dei nervi tra Júlio César e Ibrahimovic in occasione del calcio di rigore dell’1-1, e da giocate spettacolari. Tra queste c’è l’azione che si conclude con il secondo gol di Ibra, iniziata con un passaggio in diagonale di Robinho dalla fascia destra. Boateng apre le gambe e fa scorrere la palla, Ibra dietro di lui riceve tra Maicon e Lucio. Con il primo tocco Ibra cambia direzione passando in mezzo ai due difensori interisti e lasciandoli alle sue spalle, col secondo scava la palla alzandola per evitare l’uscita di Júlio César. In quel momento il Milan passa in vantaggio per 2-1, ma verrà rimontato da due rigori di Milito e da una capolavoro di Maicon.
 

10. Maicon in Inter-Milan 4-2 del 6/5/2012

La stagione 2011/12 è quella in cui l’Inter ha provato a diventare una squadra di Gasperini e non c’è riuscita. Dentro la transizione tra una squadra vincente ma appagata e una giovane ma mediocre c’è stata una stagione da tre allenatori di cui questo derby è stata una delle rare soddisfazioni, arrivata alla penultima giornata, tra una sconfitta col Parma e una con la Lazio. 

 

È stata una partita divertentissima. Una doppietta di Milito e una di Ibrahimovic avevano portato il punteggio sul 2-2, prima di un altro rigore del Principe e di questo gol pazzesco di Maicon che ha chiuso la gara a tre minuti dalla fine. Un gol che è la quintessenza del terzino brasiliano, che avanza sulla fascia al piccolo trotto e poi lascia partire una bomba improvvisa di mezzo esterno all’incrocio opposto. Una manifestazione del periodo del Maicon onnipotente.

 

11. Palacio in Inter-Milan 1-0 del 22/12/2013

La stagione 2013/14 è forse una delle più tristi per il calcio a Milano. Inter e Milan finiranno quella stagione rispettivamente al quinto e all’ottavo posto evidenziando un declino piuttosto netto. In un derby che non passerà alla storia per spettacolarità ed interpreti, Palacio fa letteralmente impazzire di gioia la parte interista della città decidendo la partita con un lampo di pura classe. Sul cross strozzato di Guarin, l’attaccante dell’Inter riesce a coprire il pallone con il corpo dal tentativo di anticipo di Zapata per poi arpionarlo con il tacco del piede destro e mandarlo alle spalle di Abbiati. Un guizzo improvviso per un giocatore che magari non verrà ricordato come tra i migliori del decennio nerazzurro, ma che in un periodo di transizione è stato uno dei più continui ed amati dai tifosi.
 

12. Menez in Milan-Inter 1-1 del 23/11/2014

Siamo nel cuore dell’abisso del derby di Milano, il suo periodo più cupo e medievale (se Barbero non ci avesse spiegato che il medioevo è stato tutt’altro che cupo). Un derby finito 1-1 con gol di Menez e Obi dovrebbe dirvela tutta sul momento delle due squadre. C’è anche da dire però che sulle panchine c’erano Filippo Inzaghi - da molti milanisti ricordato come il peggior allenatore del Milan di epoca recente - e Roberto Mancini, alla sua prima da allenatore dell’Inter dopo aver preso il posto di Walter Mazzarri. 

 

Jeremy Menez quell’anno pescò dal cilindro una stagione da 16 gol, lanciando brioche mentre il Milan aveva bisogno di pane. Altro talento maledetto in un’annata di grazia in rossonero come sarà poi Taarabt. Questo gol non è tra i più belli di Menez, che era specialista in gol belli, ma esprime la sua facilità tecnica. Il far sembrare semplici le cose difficili, come questo piatto destro al volo su un cross da sinistra, girando il corpo verso la porta mantenendosi in perfetto controllo.

 

13. Guarin in Inter-Milan 1-0 del 13/9/2015

Sono più di quattro anni che Guarin è fuori dal calcio europeo ed è difficile ricordarsi del periodo in cui sembrava poter essere uno dei talenti più eccitanti del continente. D’altra parte, quando era arrivato all’Inter la sua parabola è immediatamente iniziata a declinare e quando ha giocato in Serie A non c’è stato mai un momento in cui il suo talento sembrava poter fare quel salto di qualità che forse in molti si aspettavano. Eppure in alcune giocate è possibile rivedere le prospettive che molti hanno visto in lui, la possibilità di diventare quel tipo di centrocampista estremamente dinamico, muscolare e verticale che poi sono diventati i vari Vidal, Nainggolan, e così via. Forse l’aspetto che più riassumeva questa speranza era il suo tiro da fuori, che nelle sue espressioni migliori era talmente violento e brutale da assomigliare a un gancio di un pugile d’alto livello. Questo sinistro messo nell’angolo in basso a destra del portiere nel derby del 2015 ne è un perfetto esempio: secco, radente all’erba - è un tiro che rimbalza in maniera beffarda solo pochi centimetri prima della linea di porta e che non lascia scampo. 

 

14. Suso in Milan-Inter 2-2 del 20/11/2016

Delle tre doppiette di Suso in Serie A, due sono arrivate in un derby, una volta con la maglia del Genoa e l’altra con il Milan, nella sua prima stagione da titolare con i rossoneri dopo il prestito ai rossoblù. La doppietta realizzata contro l’Inter fu particolarmente bella, e se il secondo gol, un tiro a incrociare col destro dopo aver saltato Miranda in area, non rispecchia l’idea che abbiamo del suo modo di giocare, il primo è un classico del suo repertorio. Suso riceve da Bonaventura vicino al vertice destro dell’area di rigore, ha davanti Ansaldi ma non lo punta, tocca la palla per costruirsi il tiro e con un movimento rapido apre il sinistro per colpire con l’interno, senza cercare una traiettoria morbida a rientrare ma mandando il pallone dritto e forte all’angolo più lontano. I due gol di Suso, comunque non bastarono al Milan per vincere. Perisic segnò infatti il 2-2 nei minuti di recupero, impedendo all’attuale allenatore rossonero, Stefano Pioli, di esordire da allenatore dell’Inter con una sconfitta.

 

15. Icardi in Inter-Milan 3-2 del 15/10/2017

L’Inter ha segnato molti gol sulla connessione tra Perisic e Icardi, ma la combinazione nel primo derby di Luciano Spalletti come allenatore nerazzurro è forse la più bella in assoluto. Perisic salta Musacchio in area sulla sinistra con una sequenza tipica del suo repertorio, il doppio passo seguito dal cross. Icardi è come sempre al centro dell’area e sulla palla forte e a mezza altezza scagliata dal compagno riesce a trovare una coordinazione strana e spettacolare. Colpisce la palla al volo saltando e con l’esterno del piede destro le dà un giro beffardo che la manda in rete sul palo lontano. Icardi finì quel derby con una tripletta e l’esibizione della sua maglia a uno stadio che, almeno nella sua parte interista, lo adorava. Sembra passata una vita.