Cagliari, Zenga si presenta: "Voglio riportare entusiasmo e una lucida follia"

Serie A

Il nuovo allenatore del Cagliari si presenta: "Ho subito chiamato Maran, lo stimo e ha fatto un grande lavoro. Prendo un'ottima squadra, il mio obiettivo è quello di riportare entusiasmo in una società che rappresenta una regione e di far ricredere i più dubbiosi. Non ho mai rifiutato il Cagliari, nessuno lo farebbe, ero solo in ballottaggio con Zola e ho avuto rispetto. Cragno o Olsen? Male che vada, gioco io”. Dure le parole del presidente Giulini: "Da tre mesi facciamo ridere, Maran era vuoto e volevo cambiare già dopo la sconfitta con il Napoli. Sono innamorato di questa squadra, spero di ritornare a divertirmi perché mi sono stancato"

Quasi due anni dopo la sua ultima esperienza sulla panchina del Crotone, Walter Zenga torna in Serie A. L'allenatore, che nella scorsa stagione ha guidato per cinque mesi il Venezia in Serie B, riparte dal Cagliari e sostituirà Rolando Maran, esonerato dopo la sconfitta interna contro la Roma. Zenga si è presentato in conferenza stampa: "Inizio dicendo che ho chiamato subito Rolando Maran, che stimo e penso abbia fatto un buon lavoro – le parole dell'allenatore – Il Cagliari è un'ottima squadra, mi sono riproposto di riportare entusiasmo e follia in una squadra importante che rappresenta una regione. C'è mio figlio che non vede l'ora di venire al campo per vedere Joao Pedro, Nainggolan, Simeone e altri giocatori, perché li abbiamo visti contro la Fiorentina e li seguo da tempo e con il presidente c'è un rapporto di affetto e stima. Ho trovato una squadra che non è a mille, i motivi possono essere tanti ma è importante non cercare alibi. Nella mia mentalità esiste solo il lavoro, poi bisogna ritornare a guardare con ottimismo a un percorso futuro. I tifosi allo stadio devono vedere una squadra che corre, che dà il massimo anche sul 2-0. Questa settimana mi aiuterà molto, avrò tempo per preparare la prossima partita e questo è molto importante. Quando alleno mi metto l'elmetto per difendere la mia squadra, credo che questo sia apprezzato da tutti. L'idea di gioco è quella che proponevo a Crotone. Dualismo Cragno-Olsen? Meglio avere più portieri forti che non averne, ci sono squadre che hanno perso anche le Champions. Male che vada, gioco io...". Zenga era stato contattato dal Cagliari qualche anno fa, ma non vuol sentir parlare di rifiuto: "Ero in ballottaggio con un mio grandissimo amico e un idolo di questa città come Gianfranco Zola e non mi sembrava il caso. Ritengo che quando un uomo faccia le cose per rispetto sia da capire e ammirare, nessuno può rifiutare una squadra in Serie A che si chiama Cagliari. Ero in un momento particolare e poco dopo ho allenato una squadra a Dubai. Ora ho voglia di non deludere chi mi sta dimostrando affetto e di far ricredere i dubbiosi".

Giulini: "Sono tre mesi che facciamo ridere, Maran era vuoto"

Queste, invece, le parole del presidente Tommaso Giulini: "Già dopo le sconfitte con Genoa e Napoli, Carli mi ha fatto solo un nome, quello di Walter. Dopo la Roma, ha chiamato Zenga e in un giorno abbiamo fatto tutto. Sono tre mesi che facciamo ridere, dobbiamo salvare la faccia. La colpa è di tutti, non solo dei calciatori. È giusto fare mea culpa, il Cagliari non è quello che i tifosi hanno visto da Lecce in poi. Sono convinto che la scelta di Carli su Zenga sia quella giusta altrimenti non l'avrei mai avallata, spero ci darà quella motivazione e quella cura dei dettagli che ci permetta di ritornare ai livelli dei mesi precedenti. Al suo fianco ci sarà Canzi, uno che ha grande esperienza e che conosce questa società. Fino a questo momento ha allenato la Primavera, che è in un'importante posizione di classifica. Tornerà a lavorare con questi ragazzi quando andremo a giocarci lo scudetto. L'amarezza per l'addio di Maran è grande, ma lo è per tutti. Era un allenatore vuoto ultimamente, ci sono stati tanti errori anche da parte nostra. Mi dispiace per l'esonero, in questo momento prevale l'amarezza generale per questo lungo periodo senza vittorie e con situazioni che non rappresentano il valore di questa rosa. Volevamo cambiare già dopo le sconfitte contro Genoa e Napoli ma abbiamo dato un'altra possibilità a Maran, le ultime prestazioni sono state insipide quindi significa che gli allenamenti andavano in questa direzione. Ma ora non voglio pensare al passato, voglio guardare al futuro con ottimismo. Sono innamorato di questa squadra ma mi hanno deluso, nelle prime 15 giornate avevano dimostrato il loro valore mentre ora bisogna recuperare concretezza e ignoranza. Ci sono tante squadre più avanti di noi per l'Europa, ma siamo sicuramente da primi 10 posti. Voglio tornare a divertirmi perché mi sono stancato di questo periodo. Emergenza coronavirus? Le cose si sarebbero potute gestire in maniera diversa, chi ha fatto quel comunicato scrivendo 13 maggio e non a data da destinarsi deve assumersi le proprie responsabilità. Comunque, secondo le ultime evoluzioni, non dovremmo giocare nel prossimo week-end e le prossime partite saranno a porte chiuse. Speriamo di giocare a porte aperte il 22 marzo contro il Torino".