Milan-Genoa, Pioli: "Non abbiamo alibi, perso per demeriti nostri"

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L’allenatore del Milan ha analizzato la sconfitta col Genoa: "Non abbiamo alibi o giustificazioni. Abbiamo fatto la partita, tirando 22 volte, ma abbiamo sbagliato troppo. Dobbiamo fare meglio senz’altro"

Senza tifosi, il Milan cade a San Siro contro il Genoa. Un risultato deludente, con Stefano Pioli che non vuole trovare scuse per la prestazione. "Non dobbiamo avere alibi o giustificazioni, né per le porte chiuse né per le questioni societarie. Abbiamo lavorato bene, dovevamo essere più attenti e determinati" ha detto l’allenatore al termine della gara, intervistato da Sky Sport. Eppure i rossoneri hanno creato, come ha confermato lo stesso Pioli. "Abbiamo fatto la partita, si vede dai numeri: abbiamo fatto 22 tiri ma centrando solo 3 volte la porta. Sono più demeriti nostri, non siamo riusciti a realizzare in alcune situazioni e abbiamo sbagliato, trovandoci sotto di due gol. Non abbiamo alibi, dobbiamo fare meglio senz'altro" ha osservato l’allenatore del Milan.

Pioli: "Rangnick? Non ci penso"

Dopo la separazione da Boban, a Pioli è stato chiesto del possibile arrivo di Rangnick.

"Ho letto, ma voglio restare concentrato sul lavoro. Il futuro si vedrà, capisco le domande ma non ne parlerò più. Il mio compito è far finire il campionato del Milan nel modo migliore" ha commentato nell'intervista rilasciata a DAZN. Quindi, si è soffermato sulle difficoltà della squadra nel rimanere concentrata: "Le responsabilità restano soltanto nostre. Però era la terza partita che dovevamo giocare ed è rimasta in bilico fino all'ultimo: è inevitabile che questo incida nella testa dei calciatori. L'Italia sta vivendo qualcosa di anomalo, ma ci sono sicuramente persone più competenti di me per prendere decisioni in questo senso".