Mihajlovic: "Finiremo il campionato e sarà bellissimo. Ora si deve soffrire tutti insieme"

Serie A
©Getty

L'allenatore del Bologna racconta alla Gazzetta dello Sport il suo presente senza calcio e guarda al futuro: "Ho passato mesi chiuso in una stanza di ospedale, attaccato a fili e flebo, senza poter neanche aprire una finestra. Può mai essere un problema stare a casa? La Serie A riprenderà e porteremo la stagione a termine. Quello che stiamo passando ci serva da insegnamento. Dopo sarà bellissimo. E quel dopo arriverà presto"

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

"I medici stanno facendo un lavoro enorme, abbiamo il dovere di aiutarli evitando che il contagio aumenti. Agli italiani dico: seguiamo le istruzioni che ci danno. Dopo il picco arriverà la discesa e sarà bellissimo. La normalità della vita quotidiana, un abbraccio, lo stare insieme, il piacere di andare a vedere una partita di calcio. Soffriamo ora e quando tutto sarà finito, quella normalità sarà bellissima". Parola di Sinisa Mihajlovic, che da Roma ai microfoni della Gazzetta dello Sport parla dell’emergenza sanitaria che l’Italia sta attraversando e lancia un messaggio di speranza verso il ritorno in campo.  Parole che hanno un peso specifico rilevante, perché pronunciate da chi ha attraversato mesi molto complicati: "La leucemia, il ricovero, le cure, il buio, la lotta, il trapianto fino al ritorno alla vita. E il calcio che non ho lasciato neanche dal letto di ospedale".

"No Europei, finiamo campionati e coppe. Serie A, stop tardivo"

L’allenatore del Bologna ha detto la sua sulla ripresa della Serie A alla fine dell’emergenza: "Mi aspetto che il campionato finisca. Bisogna spostare gli Europei e far finire tornei nazionali e coppe. Lo vogliono federazioni, club e tv che hanno pagato i diritti: è giusto terminare ciò che si è cominciato. Dovranno darci un paio di settimane per riprendere il lavoro fisico prima di ripartire a giocare".  Con una considerazione sullo stop ai lavori sul campo: "Giusto fermare gli allenamenti, sarebbe stato ancora più giusto fermare molto prima il campionato. La gente non ha capito immediatamente il pericolo, ma una cosa è la gente e un'altra chi ha il potere di decidere e soprattutto ha le informazioni scientifiche per farlo. Amo l'Italia ma in questo Paese le decisioni vengono sempre prese a metà. La scelta di chiudere tutto doveva essere fatta prima e in maniera netta. Spesso qui le persone rispettano le regole quando si mettono paura, come in questo caso. Gli italiani sono geniali ma se vuoi imporgli le cose o lo fai in modo netto o ti sfuggono".

"Restare a casa? Per me è una passeggiata"

Restare a casa il più possibile. È la richiesta fatta dal Governo agli italiani per contenere la diffusione del coronavirus: "Capisco che per chi non è abituato può sembrare un sacrificio, ma per me le precauzioni che ci impongono sono una passeggiata – spiega Mihajlovic - ho passato mesi chiuso in una stanza di ospedale tre metri per tre, attaccato a fili e flebo, senza poter neanche aprire una finestra, pensi sia un problema essere in famiglia, a casa, e uscire in terrazzo a fumare una sigaretta? Da mesi uso una mascherina, non abbraccio e do la mano". L’allenatore decifra il presente anche con ironia: "Mia moglie Arianna sembra un leone in gabbia: fa l'uncinetto, si alza, lo riprende. Si muove più lei di certi calciatori in campo (ride, ndr). Ho vissuto due guerre, può essere mai un problema stare a casa, sul divano davanti alla tv, o leggere un libro?".

"Vivremo il finale di stagione tutto d’un fiato"

C’è spazio anche per il campo e il suo Bologna. Passando da Ibrahimovic, corteggiato in inverno prima di finire al Milan, e per due gioiellini della rosa emiliana: "A Ibra avevo solo detto che a Bologna si sarebbe divertito di più che a Milano, nonostante l'importanza del club e della città. Ma gli augurerò sempre il meglio. Barrow si è inserito bene ma deve migliorare nella cattiveria. Ci sto lavorando dal punto di vista mentale, come con Orsolini. Li voglio più cattivi". Sui valori del campionato Sinisa non si nasconde: "La classifica ora è giusta, Juve-Inter ha detto che i bianconeri sono ancora i più forti di tutti. La Lazio però sta facendo una stagione strepitosa. Se può vincere lo scudetto? Sì, se il mio Bologna batterà la Juve alla ripresa del campionato (ride, ndr)". Con un consiglio per tutti quando si ripartirà: "Vivere il finale di stagione tutto d'un fiato con grande passione. Senza polemiche, scuse e alibi. Quello che stiamo passando ci serva da insegnamento. Dopo sarà bellissimo. E quel dopo arriverà presto".

Sinisa Mihajlovic allena il Bologna da gennaio 2019 - ©Getty