Aquilani: "Chat con Totti? Parlavamo fra amici, ma ci sentivano in 10mila"
Casa Sky SportL'ex centrocampista ospite a Casa Sky Sport: "A Firenze c'è un bel progetto e sto bene; la Fiorentina è nelle mani di persone straordinarie, tornerà grande. La Roma è il mio primo amore, giocare contro la Lazio era sempre un'emozione, prima di queste sfide non riuscivo a dormire più di zero minuti. La chat con Totti? Parlavo con un amico senza pensare che ci ascoltavano in 10mila..."
Dopo aver chiuso la carriera da calciatore, Alberto Aquilani ha iniziato il percorso da allenatore alla Fiorentina. Prima l'esperienza in under-18, ora è nello staff di Iachini. Aquilani è stato ospite di Casa Sky Sport., dove si è raccontato a partire ovviamente dal suo amore più grande, quello per la Roma: "Sono sempre stato un tifoso giallorosso, quindi giocare contro la Lazio per me era un'emozione particolare e fu bellissimo segnare un gol in quel derby delle 11 vittorie consecutive. Questa sfida la sentivamo tutti, anche Totti e De Rossi. Chi dormiva di meno di noi tre? Io, zero minuti. Ma c'era anche chi dormiva e poi a tre minuti dal fischio d'inizio se la faceva sotto e chi non dormiva e invece in campo andava a mille. Il derby è sempre una partita a sé, sia se si giochi a Roma che a Liverpool. Un altro incredibile è quello di Lisbona, forse addirittura superiore. Tra Benfica e Sporting c'è una rivalità straordinaria. La Roma di oggi? Forse cambia troppo, ma nella scelta dei giocatori è tra le migliori. Sono passati calciatori straordinari, se non li avesse venduti avrebbe una squadra incredibile. Il rapporto con la città a Roma è fondamentale, quindi è importante avere anche uno zoccolo duro romano. Se sogno di tornare da allenatore? Sono alla Fiorentina: sono stimato e c'è un progetto ambizioso. Non rinnego l'affetto per la Roma ma sono felice a Firenze".
"Rimpianti? In parte sì, ma quanti infortuni e pressione..."
Aquilani ha giocato in grandi squadre, ma non manca qualche rimpianto: "Con i 'se' e con i 'ma' potrei dire di sì, ma considerando i tanti infortuni potrei dire anche che avrei potuto fare di meno. All'inizio l'attenzione mediatica su di me è stata incredibile, ancora oggi tremo a ripensarci. La Juventus? Fu una stagione particolare, era un periodo in cui avevo qualche problema fisico. Nel girone d'andata eravamo a pochi punti dal primo posto, poi nel girone di ritorno siamo crollati ed è stato un campionato fallimentare. La dirigenza era la stessa di ora, i risultati sono arrivati negli anni seguenti e mi è anche stato riconosciuto di aver partecipato alla rinascita della Juve". Sui giocatori più forti incontrati, aggiunge: "Totti, Ibrahimovic e Gerrard. Contro, invece, sicuramente Messi, Cristiano Ronaldo, Ronaldo 'il fenomeno' e Zidane. Neymar forte come Messi e Ronaldo? Dal punto di vista tecnico è sicuramente al livello degli altri due".
La diretta social con Totti
"Non l'avevo mai fatta, parlavo con un mio amico senza pensare che c'erano 10mila persone a seguirla o che l'avrebbero riportata siti e giornali."
"La Fiorentina tornerà presto grande"
Oggi l'esperienza alla Fiorentina da collaboratore tecnico: "Il club è in mano a persone straordinarie, hanno una passione per la città di Firenze senza limiti. Questa è la garanzia più importante, questa società può tornare presto grande. Il centrocampo con Pizarro e Borja Valero? Quando sono andato lì la squadra era completamente smontata, veniva da un percorso brutto con risultati negativi. Andai lì convinto da Montella e Pradé, nessuno credeva in un centrocampo così. Ma riuscimmo ad equilibrare una fase difensiva non così forte con il palleggio e la qualità. Fu un'idea abbastanza rivoluzionaria, in quegli anni lo facevano in pochi". Aquilani è anche presidente dello Spes di Montesacro: "Non avevo intenzione di acquistare una squadra di calcio, ma quando mi è stato proposto me lo sono sentito dentro. È la squadra del mio quartiere, dove vivono i miei calciatori e dove sono cresciuto. Mi sta dando grandi emozioni, vedere la gioia dei miei ragazzi è bellissimo".