Giacomo Poretti a #CasaSkySport: "Inter, un derby da 'ma vieni, ma vai, ma chi sono!'"

Serie A

Il famoso comico del trio 'Aldo, Giovanni e Giacomo' ospite a Casa Sky Sport svela com'è nata la sua passione per l'Inter: "Merito di mio papà che mi portò allo stadio quando avevo 4 anni". Sulla finale di Madrid: "Mi regalarono il biglietto ma lo rifiutai, non sarei riuscito a tornare senza Champions. Il migliore? Ronaldo il Fenomeno"

CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

"Ma vieni, ma vai, ma chi sono!" è uno degli sketch che maggiormente lo ha reso famoso con il trio comico 'Aldo, Giovanni e Giacomo' e che spesso ha usato anche nella vita reale, nei momenti più emozionanti che gli ha regalato la 'sua' Inter. "L'ho ripetuto per 3/4 volte durante l’ultimo derby. Ero a San Siro insieme a mio figlio e ad altri suoi amici, all’intervallo visto il risultato (Inter sotto di due gol) eravamo disperati, ma poi la rimonta (4-2 il finale) è stata meravigliosa". A parlare è Giacomo Poretti, comico, attore, sceneggiatore italiano e tifosissimo dell’Inter, che è stato ospite di Casa Sky Sport, contenitore di Sky Sport durante il quale rivolgiamo le domande dei nostri abbonati ad alcuni protagonisti dello sport.

 

"Lautaro va via? Ho regalato la sua maglia a mio figlio!"

"A Bonan vorrei chiedere se abbiamo già venduto Lautaro", domanda Giacomo ad Alessandro Bonan, anche lui collegato in streaming. "Non credo, l’Inter sta facendo di tutto per trattenerlo, l’Inter di oggi si identifica in Lautaro Martinez", la replica del conduttore di ‘Calciomercato-L’Originale’, altro programma Sky. "Speriamo sia così. Non sono se nella testa di Lautaro ci sia il desiderio di rimanere all’Inter o andare al Barcellona. I giocatori comunque vanno e vengono, noi interisti siamo innamorati dei colori nerazzurri. Certo per il compleanno di mio figlio ho regalato la maglietta di Lautaro, speriamo non debba cambiarla…", ammette Giacomo.

 

"Non andai a Madrid. Non sarei tornato senza Coppa"

Giacomo Poretti che ammette di aver rifiutato come regalo il biglietto per la finale di Champions League del 2010, poi vinta dai nerazzurri contro il Bayern Monaco: “Giovanni conosce la mia passione smodata per l’Inter e un giorno si presentò in ufficio con il biglietto per la finale di Madrid, con tanto di volo aereo e albergo. Io però non lo accettai. Non sarei mai riuscito a tornare da Madrid senza la coppa. Così Giovanni, che ringrazio ancora oggi, regalò tutto il pacchetto a suo fratello. E io vidi la partita a casa mia”.

"Così è nata la mia fede per l'Inter"

Ma come è diventato interista Giacomo Poretti? "La mia è una famiglia di soli interisti”, risponde il comico. "Quando avevo quattro anni mio padre mi portò a San Siro a vedere una gara dell’Inter. Era il 1960, guardai il match sulle spalle di mio papà, perché per vedere il campo dai Distinti bisogna essere alti. Da quel momento sono sempre stato interista", ricorda Giacomo.

"Ronaldo il Fenomeno il mio preferito, ho anche giocato con lui"

"Il mio calciatore preferito? Ronaldo il Fenomeno, ci ho anche giocato insieme”, ricorda Giacomo mostrando una foto insieme al brasiliano. Rispondendo alla domanda di un tifoso, il famosissimo comico analizza poi l’ultimo decennio nerazzurro: "Dopo la fine della presidenza Moratti abbiamo vissuto anni di deserto dirigenziale ed economico, adesso però da un paio di anni abbiano una struttura seria. Calcisticamente invece dico che non abbiamo avuto una squadra decente, da quinto posto, fino a due anni fa", conclude Giacomo Poretti.