Pavoletti a Casa Sky Sport: "Nazionale? A Mancini posso servire. Amo Cagliari"

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L’attaccante rossoblù è stato ospite di Casa Sky Sport: "Il recupero procede bene, tra agosto e settembre sarò pronto. Cagliari vuol dire tanto, amo questo posto. Nazionale? Un Pavoletti può sempre far comodo"

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Comincia a vedere la luce in fondo al tunnel, Leonardo Pavoletti. L’attaccante del Cagliari è reduce da due gravi infortuni al ginocchio, ma il recupero è quasi ultimato come ha raccontato durante Casa Sky Sport: "Sicuramente tra agosto e settembre sarei pronto, però vediamo come procede. Sta andando bene, non devo avere fretta di rientrare. Ho davvero tanta voglia, leggo dichiarazioni di giocatori che vanno in depressione se non si allenano o giocano per pochi mesi, io sto così da un anno. Ma sono convinto di rientrare più forte di prima perché ho riscoperto un amore per il mio lavoro che mi porta ad avere una cura totale del corpo. Avrò una determinazione e una voglia di lavorare maggiore di prima: sarà un nuovo Pavoletti e non sarà da meno". Un giocatore generoso, che in campo lascia tutto. E per questo amato dalla città: "Cagliari per me vuol dire tanto e continuerà a dirmi tanto. Mio figlio è nato qui, ho fatto record di gol, abbiamo fatto due salvezze: da subito è nato un grande amore reciproco e mi sta continuando a dare molto. Poi c’è quello striscione che mi hanno dedicato... Amo questo posto e ho voglia di dare ancora di più rispetto a quanto fatto prima".

Il sogno Nazionale

Il rinvio degli Europei lo tiene in corsa per un posto nella Nazionale di Roberto Mancini, anche se di spazio ce n’è poco: "Credo che un giocatore come me possa sempre servire, a prescindere da come giochi la squadra o che non sia il titolare. Avere un Pavoletti in certe partite può dare un grosso aiuto, poi il calcio è strano. Uno dei miei preferiti è Ibrahimovic, ma insieme sarebbe stato difficile giocare". Infine, un tifoso da casa gli ha chiesto del suo maialino. "In tanti mi hanno chiesto di portare il maialino in Sardegna, ma ormai è livornese ed è dai miei genitori. È vietnamita e doveva rimanere piccolo, invece pesa 100 chili ora e non è facile portarselo appresso" ha concluso Pavoletti.