Castillejo: "Voglio restare al Milan a lungo. Zlatan un esempio, che talento Hernandez"

Serie A

Le parole dell'esterno rossonero: "Se il campionato riprenderà avremo bisogno di un po' di tempo per tornare in condizione". Poi l'elogio a Pioli: "Il cambiamento nasce quando ti mettono in gioco. Questo 2020 era iniziato bene e voglio solo il Milan"

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Un avvio di stagione difficile, poi la nuova musica con il cambio di allenatore e un po' di spazio in più lasciato dalla partenza di Suso: quando il calcio si è fermato, Samu Castillejo si era già ripreso il Milan: "Chi mi conosce sa che non mollo mai", lo spagnolo classe '95 si è raccontato al quotidiano spagnolo As. "Il primo anno è stato difficile adattarsi, giocando spesso non più di 15 minuti a partita. Il cambiamento nasce sempre quando ti mettono in gioco, al di là dei sistemi. Questo 2020 era iniziato bene, ho giocato tutte le partite e su buoni livelli. Spero di continuare così, perché ho sempre voluto avere successo qui e rimanere in questo club a lungo". Il lockdown è arrivato proprio sul più bello: "Il calcio mi manca tanto", ammette Castillejo. "Spero che la situazione migliori al più presto, questa è la cosa più importante. Paolo e Daniel Maldini sono stati contagiati ma hanno gestito bene la malattia e per fortuna sono già guariti: quando il virus ti si avvicina in questo modo, hai davvero paura. Aspetto che ci siano le condizioni per tornare a giocare: finora ci si allena a casa come si può, riceviamo indicazioni in videochiamata. Ma quando faccio una sessione più fisica si sente che non vedo il campo da settimane. Se il campionato riprenderà, avremo bisogno di un po' di tempo per prepararci".

"Giocare a San Siro ti fa capire cos'è il calcio"

All'interno della faticosa stagione dei rossoneri la nota lieta più lieta è stata Theo Hernandez, che Castillejo già si ricordava bene dai tempi delle Liga: "All'Alaves aveva mostrato il suo potenziale, poi sapersi ritagliare spazio all'Atletico non è facile per nessuno", il compagno di squadra insiste sull'importanza di potersi mettere in mostra. "Ogni giocatore ne ha bisogno, è un fattore che dà sicurezza. Quindi oggi Theo sta facendo vedere tutto il suo talento, che è tanto". Poi su Ibrahimovic: "Il suo arrivo è stato grandioso", ricorda Castillejo. "E' davvero un ragazzo molto umile, va d'accordo con tutti e fuori dal campo è molto simpatico. Zlatan è venuto qui per aiutarci, ci dà consigli importanti: si impara tantissimo a condividere lo spogliatoio e il campo con lui". Anche se Ibra non c'era, nel momento più bello di Samu in rossonero. "Il mio debutto a San Siro", non ha dubbi. "Non dimenticherò mai l'emozione di quei primi minuti. Quello stadio ti fa capire cos'è il calcio, ne senti la storia. Vorrei che qualsiasi calciatore lo possa sperimentare. Per me è una fortuna godermelo e spero di continuare a farlo".