Sorrisi a Formello, la Lazio torna ad allenarsi 60 giorni dopo il lockdown
Serie APrimo passo verso il ritorno alla normalità per i biancocelesti che, a piccoli gruppi, si sono ritovati sui campi di Formello per il primo giorno di allenamenti individuali. Tutti presenti ad eccezione di Lulic, infortunato. Inzaghi spera che non si sia persa la magia che ha portato a una striscia, ancora aperta, di 21 risultati utili consecutivi
A distanza certo, ma non più distanti. Da Formello e dai suoi campi. Anche la Lazio è ripartita, 60 giorni dopo dall'ultimo allenamento e 67 da quell'ormai lontano Lazio-Bologna di fine febbraio. Mascherine e timidi sorrisi si intravedono attraverso i finestrini. La cosiddetta normalità è lontana, ma almeno il primo passo è stato fatto.
Completati i test si torna a correre ed è rispuntato anche il pallone, strumento del mestiere. Non più di 4-5 giocatori con due tecnici per campo distribuiti nell'arco della giornata, massimo due ore di allenamento giornaliero ad un'intensità tra il 65 e 80% della frequenza cardiaca massima per non sovraccaricare l'apparato cardiovascolare. Gli spazi nei 23 ettari di Formello non mancano di certo, come la voglia di riprendere e provare a ripartire senza disperdere la magia di due mesi fa quando il lockdown aveva stoppato i biancocelesti.
Entusiasmo e motivazioni
Striscia ancora aperta di 21 risultati utili consecutivi, secondo posto in classifica, la vena di Immobile e il magic moment di Luis Alberto e Milinkovic. Entusiasmo e motivazioni. Si riparte da qui. Perché soprattutto adesso il fattore psicologico avrà un peso determinante. "Abbiamo dovuto frenare i giocatori - ha ammesso Tare - non ce la facevano più a stare a casa". Ad eccezione di Lulic, già in Svizzera per operazione e fisioterapia prima dello stop, tutti sono rimasti a Roma. E non è stato facile. Fondamentale in tal senso il ruolo del ds e di Inzaghi, specialista nella gestione delle risorse umane. L'allenatore è stato il primo a fare ritorno nel centro sportivo biancoceleste Anche per lui lo stop è stato un duro colpo. Ora vorrebbe tornare a programmare la stagione, non solo ricordarla.