Milan, Rangnick non esclude un futuro in rossonero. Ma a certe condizioni

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Manuele Baiocchini

Manuele Baiocchini

Il tedesco gradirebbe una nuova avventura nel Milan, ma a patto che avesse la possibilità di costruire una squadra a sua misura, nel giusto tempo e senza interferenze

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Ormai non ne fa più mistero. Mese dopo mese, settimana dopo settimana, Ralf Rangnick racconta sempre più in profondità quelli che sono stati i suoi contatti con il Milan. Concetti espressi a più riprese, non più tardi qualche giorno fa, ma ogni volta che parla, questa volta alla Bild, il manager tedesco aggiunge particolari e retroscena di quello che è stato il suo abboccamento con il club rossonero e in particolare con Gazidis. Conferma di aver ricevuto una proposta di collaborazione e non esclude la possibilità di diventare il prossimo allenatore e manager del Milan, per questo si è premurato di avvisare immediatamente il gruppo RedBull, proprietario del Lipsia, club per il quale è sotto contratto fino al 30 giugno 2021. Rangnick ha parlato delle sue ambizioni, ha espresso gradimento per l'eventuale nuova avventura ma al tempo stesso ha chiarito il rallentamento dei lavori a causa del coronavirus che ha bloccato l'Europa.

 

Ora sia lui che il Milan si sono promessi di aggiornarsi fra qualche settimana per capire meglio la situazione. Anche perché il 61enne tedesco guiderebbe il club rossonero soltanto nel caso in cui avesse la possibilità di costruire la squadra a sua misura, nel giusto tempo e senza interferenze. Ecco perché la figura di Paolo Maldini (che proprio nelle scorse ore ha giurato fedeltà al Milan dicendo che non accetterebbe un ruolo da dirigente in un'altra squadra) potrebbe essere di troppo nel nuovo ciclo. Come lo sarebbe stata quella di Boban che ha preferito esternare il suo disappunto ed arrivare allo scontro. In tutto questo c'è Pioli, che continua a lavorare aspettando il ritorno di Ibra, ormai imminente, e che si faccia un po di chiarezza sul futuro.