Alvarez e Ronaldinho: "Mi diede la maglia chiedendomi di non picchiarlo più"

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Il difensore argentino svela un aneddoto sul brasiliano, affrontato con le maniere forti a San Siro in un Milan-Catania: "A fine primo tempo venne da me, mi diede la sua maglia e mi pregò di non picchiarlo più"

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Non tutti, probabilmente, si ricorderanno di Pablo Alvarez. Oggi ha 36 anni, fa il difensore e gioca in patria con la maglia dell'Arsenal Sarandì. L'argentino, però, nella sua carriera ha giocato anche in Italia con il Catania. Tre stagioni, durante le quali gli è capitato di marcare anche Ronaldinho. Successe in un Milan-Catania, giocato a San Siro l'11 aprile del 2010. Finì 2-2, con i rossoneri sotto di due reti al 45' e trascinati nella ripresa dalla doppietta di Borriello. Dinho e Alvarez, entrambi schierati sulla stessa fascia. Inevitabile dunque trovarsi faccia a faccia. E' proprio all'intervallo, con la squadra di Leonardo fino a quel momento dominata dai ragazzi di Mihajlovic, che si consuma l'aneddoto: "Quando entriamo nel tunnel, vedo avvicinarsi Ronaldinho - ha raccontato Alvarez ai microfoni di El Crack Deportivo - si toglie la maglia e mi dice: 'Tieni Alvarez. Per favore, non picchiarmi più'. Era un giocatore formidabile, impeccabile. Fermarlo era impossibile". L'unico modo per riuscirci era giocare duro, appunto. E Alvarez, quel pomeriggio a San Siro, optò per le maniere forti. 

La maglia di Messi

Da una reliquia all'altra. Da Ronaldinho a Messi, affrontato in Spagna con la maglia del Real Saragozza: "Gli dissi che ero suo connazionale e che non doveva farmi fare brutta figura - ha raccontato Alvarez - morì dal ridere. E nella mia collezione ho anche la sua maglia. Più difficile marcare lui o Ronaldinho? Leo quella sera giocò dall'altra parte del campo, quindi non ebbi problemi. Dinho era inarrestabile".