Serie A, proposta FIGC: fuori chi non rispetta il protocollo medico

la proposta

Alessandro Alciato

Una proposta forte quella portata avanti dal presidente FIGC Gravina, che prevede l'esclusione dal campionato per quelle squadre che non rispetteranno il protocollo medico. Mentre - per il momento - resta valida la regola sul ritiro di squadra in caso di una nuova positività

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Le squadre che non rispetteranno il protocollo medico, verranno escluse dal campionato. Il Comitato di Presidenza della Federcalcio ha istituito il Fondo Salva Calcio, stanziando 21 milioni e 700mila euro. Il presidente della stessa Federcalcio, Gravina, ha incontrato il ministro della Salute Speranza. Il ministro dello Sport Spadafora ha dato il via libera all’anticipo delle semifinali di Coppa Italia: si partirà il 12 giugno anziché il 13. Ore intense, quelle appena trascorse a Roma. Contraddistinte da due decisioni forti, da una visita per certi versi inattesa e da una comunicazione ufficiale.

 

Partiamo da una delle due decisioni forti. O meglio, da una proposta che dovrà essere ratificata dal Consiglio Federale di lunedì: quella di escludere dal campionato le squadre che non rispetteranno il protocollo medico, rendendosi protagoniste di violazioni evidenti, come ad esempio la mancata effettuazione dei tamponi ai calciatori. È una volontà forte di Gravina, e l’idea coinvolge tutti i tornei: Serie A, Serie B e Lega Pro. 

 

Proprio per permettere una ripartenza meno problematica dei campionati, e per fronteggiare la crisi economica provocata dal Covid-19, il Comitato di Presidenza della Federcalcio – cioè l’organo amministrativo – ha istituito il Fondo Salva Calcio, stanziando 21 milioni e 700mila euro. E qui siamo alla seconda decisione forte. 5 milioni andranno alle società di Serie B, 5 a quelle di Lega Pro, altrettanti ai club della Lega Nazionale Dilettanti, 3 ai calciatori, 3 a tecnici e preparatori e 700mila euro alla Divisione Calcio Femminile. Gravina ha parlato di “un’iniziativa che non ha precedenti”.

 

Poi ha incontrato il ministro della Salute Speranza. Sono stati toccati diversi temi, dalla Coppa Italia all’importanza del protocollo. Niente di nuovo per quanto riguarda le modalità di quarantena in caso di calciatore positivo, nel senso che per il momento non verranno ammorbidite. Quindi, resta valida la regola che prevede l’eventuale contagiato in isolamento e il resto della squadra in ritiro per due settimane, con possibilità comunque di allenarsi.

 

Chiudendo con l’annuncio di Spadafora, ecco il programma definitivo della Coppa Italia: il 12 giugno si giocherà Juventus-Milan, il 13 Napoli-Inter. Il 17 la finale.