Attesa per il Consiglio federale della FIGC che dovrà prendere delle decisioni in caso di nuovo stop ai campionati. Dalle promozioni alle retrocessioni, all'ipotesi playoff-playout: tutti i nodi da sciogliere
Come procedere in caso di chiusura anticipata della stagione: la decisione diventerà ufficiale nel Consiglio federale di lunedì 8 giugno che si preannuncia però tutt’altro che disteso. Si voterà. E servono 11 voti per determinare la scelta. 3 sono però i rappresentanti della Lega di Serie A, che molto difficilmente potranno trovare almeno 8 adesioni per far valere la posizione approvata venerdì in Assemblea da 16 club su 20: la media punti in casa e in trasferta moltiplicata per le restanti giornate varrà a determinare la classifica finale e i posti in Europa, ma lo scudetto verrà assegnato solo se già conquistato aritmeticamente al momento dello stop e le retrocessioni saranno bloccate a meno che non siano a quel punto già state stabilite sul campo.
Una posizione, quella della Lega di Serie A, che salverebbe solo in parte l’algoritmo studiato dalla Federcalcio e che troverà contrari in particolare i club di Serie B: se passasse, cosa succederebbe a squadre come ad esempio il Benevento che è già sostanzialmente promosso? Il piano alternativo, che prevede 2 retrocessioni anziché 3 potrebbe non essere sufficiente ad appianare gli animi. Sullo sfondo resta l’idea playoff e playout inizialmente prevista in caso di sospensione temporanea e non definitiva. Il Consiglio dovrà inoltre ratificare la proposta fortemente sostenuta da Gravina: quella di escludere dal campionato le squadre che non rispetteranno il protocollo medico, rendendosi protagoniste di violazioni evidenti, come ad esempio la mancata effettuazione dei tamponi ai calciatori. Ultimo step: l’attesa cresce insieme alla voglia di ripartire.