Il presidente Figc esulta dopo le decisioni del Consiglio Federale: "Vogliamo terminare i campionati sul campo. Se non sarà possibile, faremo ricorso ad un format diverso, cioè playoff e playout". Poi l'augurio di un'eventuale quarantena più morbida: "Avremo dialogo serrato con i ministri Speranza e Spadafora". Infine per chi non rispetterà il protocollo: "Punizioni fino all'esclusione"
Dal Consiglio Federale è uscita vincitrice la sua linea: "Ma oggi ha vinto il calcio, ha dimostrato coerenza". Esulta Gabriele Gravina, che ha visto approvata la propria idea di playoff e playout come prima alternativa al regolare svolgimento del campionato qualora questo dovesse subire altre interruzioni dopo la ripresa: "Vogliamo terminare la stagione sul campo - le sue parole ai giornalisti presenti - come sistema di garanzia per il merito sportivo, per rispondere alle richieste della Uefa, abbiamo reinserito il ricorso ad un format diverso, ovvero playoff e playout, prima ancora dell'algoritmo. Il numero di squadre ammesse a playoff e playout ancora non lo abbiamo stabilito ma lo decideremo prima dell’inizio del campionato. Speriamo, tuttavia, che sia inutile farlo. Con la Serie A partiremo il 20 giugno, dopo il primo importante trofeo post Covid a livello internazionale che è la Coppa Italia. Se entro il 10-15 luglio dovesse intervenire un blocco momentaneo, allora si ricorrerà al piano B".
"Algoritmo? Meglio un mini-torneo"
Ci si gioca tutto sul campo: "Un mini torneo è comunque meglio di un algoritmo - spiega ancora Gravina - quest'ultimo sembra una brutta parola, una sorta di alchimia, ma di fatto non è altro che una media ponderata e non una media aritmetica, come qualcuno - sbagliando - ha voluto semplificare. E' un sistema che tiene conto di quel peso che deriva dalla media punti realizzata in casa e fuori moltiplicata per il residuo di gare che rimangono da giocare".
"Speriamo in quarantena più morbida"
Per il proseguo regolare del campionato sarà molto importante il discorso relativo alla quarantena, al momento lunga 14 giorni: "Speriamo in una alternativa più morbida - ha spiegato il presidente della Figc - avremo un confronto serrato con il ministro Speranza, con Spadafora e con il nostro Cts. Non so se si potrà attuare, ma sono convinto ci siano le condizioni per non impedire al nostro campionato di andare avanti”.
"Esclusione per chi non rispetta protocollo"
Assolutamente vietato andare contro le regole del protocollo: "Il pool dei medici federali è stato rinforzato con ulteriori 31 collaboratori della procura federale per controllare e far applicare il protocollo medico. Sono previste sanzioni per chi sbaglia: multa per lievi irregolarità, punti di penalizzazione per casi più gravi fino all’esclusione dal campionato e posizionamento all’ultimo posto per irregolarità gravi che alterino i risultati sportivi”.