Il giorno dopo l'aggressione, due uomini di 30 anni sono stati fermati dalla polizia nei pressi di Arezzo. Il centrocampista rossonero sui social: "Sono stati arrestati. Grazie all'ottimo lavoro della Questura di Milano e della Polizia stradale di Arezzo". Poi torna sul racconto a Cadena Ser: "Quando ti succedono queste cose hai paura e fai come ti dicono"
Caso (forse) risolto, Samu Castillejo si affida ancora ai social. Dopo aver reso noto sul proprio profilo Instagram il brutto episodio subito nella serata di martedì a Milano, a 24 ore di distanza il centrocampista del Milan replica annunciando la cattura dei presunti colpevoli: "I rapinatori che mi hanno derubato dell'orologio ieri sono stati arrestati", scrive Castillejo. "Grazie all'ottimo lavoro della Questura di Milano in collaborazione con la Polizia stradale di Arezzo. Vi ringrazio a tutti per i tanti messaggi di sostegno". Secondo la ricostruzione dell'Ansa, il calciatore aveva sporto ufficialmente denuncia solo questo pomeriggio, spiegando agli agenti della Squadra mobile che due uomini (uno dei quali armato di pistola) gli avevano portato via il suo orologio da 80mila euro prima di scappare in scooter. Poco dopo la denuncia una pattuglia della Polstrada di Arezzo in servizio sull'autostrada A1 ha fermato due sospetti con un orologio molto simile a quello descritto da Castillejo. Che era ancora negli uffici della Questura di Milano, quando è arrivata la foto per il confronto. In questo momento è in corso una perquisizione da parte della Squadra mobile nel presunto covo dei rapinatori.
Il racconto di Castillejo: "Mi hanno puntato una pistola"
"Stavo tornando dal fare alcune cose lontano da casa, stavo passando accanto al supermercato affollato e quando ho parcheggiato due ragazzi mi hanno avvicinato - dice a Cadena Ser - Ho cercato di chiudermi in macchina. Tutto è successo molto rapidamente, non mi hanno dato il tempo di pensare a ciò che stava accadendo. Mi hanno puntato la pistola alla faccia". Lo spagnolo ha aggiunto: "Ho tolto l'orologio. Fortunatamente, la polizia ha trovato i due ragazzi. Al di là del materiale, l'importante è che non mi sia successo niente. Solo la paura, il resto va bene". Alla fine, ha sottolineato che "in una situazione come questa, tutti si comporterebbero così perché alla fine hai paura e fai quello che ti chiedono di fare".