Milan, Gazidis a Milanello: c'è accordo sul taglio stipendi. E Pioli studia l'11 anti-Juve

Serie A

A distanza di 3 mesi dall'ultima volta l'Ad è tornato nel centro sportivo di Carnago dove ha avuto un lungo e costruttivo incontro con squadra e staff: annunciato l'accordo sul taglio stipendi, con i rossoneri che rinunceranno solo al 50% della mensilità di aprile. Affrontato anche il tema futuro e panchina. Sul campo Pioli ha provato la squadra che scenderà in campo all'Allianz Stadium

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Giornata di ritorni a Milanello, a due giorni dalla prima gara post coronavirus. I rossoneri preparano la sfida dell'Allianz Stadium contro la Juventus, semifinale di ritorno di Coppa Italia. E nel pre-vigilia, per la prima volta dopo la ripresa degli allenamenti, si è rivisto al centro sportivo Ivan Gazidis. L'amministratore delegato rossonero mancava da Milanello da un altro pre-vigilia, quello della sfida persa 2-1 contro il Genoa, l'ultima gara giocata dal Milan prima della sospensione. E così come in quella circostanza, nella quale Maldini era assente per la quarantena imposta dalla sua positività al coronavirus, anche oggi la presenza dell'amministratore delegato è coincisa con l'assenza del direttore tecnico. Regolarmente presente al campo, invece, Frederic Massara, attuale direttore sportivo rossonero.

 

Gazidis ha avuto un lungo incontro con la squadra e lo staff tecnico all’interno dello spogliatoio prima dell’inizio dell’allenamento. L’Ad del Milan ha comunicato di aver accettato la proposta dei giocatori in merito al tema del taglio stipendi, con i componenti della rosa rossonera che rinunceranno soltanto al 50% della mensilità di aprile. Accordo dunque trovato tra le parti. La squadra (Romagnoli e Ibra in primis), dopo aver ascoltato le parole di Gazidis, ha rivolto diverse domande al dirigente rossonero: dal perché dell’eccessivo ritardo sulla comunicazione relativa al taglio stipendi, ai motivi della lunga assenza da Milanello fino alle ragioni di questo confronto a 48 ore dalla semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juve, considerata dall’ambiente come la gara più importane della stagione.

Stadio, solidità economica, futuro e panchina: Gazidis fa chiarezza

Gazidis ha risposto con lucidità a tutti i quesiti posti dai calciatori: ha ammesso, scusandosi, il ritardo sulle tempistiche relative al tema stipendi; ha annunciato una sua presenza più assidua a Milanello, anche giornaliera se necessario, nonostante non sia nella sua cultura da Ad all’inglese; ha confermato la solidità economica della proprietà; ha ammesso che bisognerà fare qualcosa a livello commerciale e che ci saranno grandi investimenti sullo stadio. Gazidis ha poi affrontato anche i temi legati al campo ammettendo che i prossimi due mesi saranno un esame per tutti, giocatori, dirigenti e anche per lui stesso. Per quanto riguarda la panchina, l’Ad del Milan ha affermato che non sa ancora chi allenerà la squadra nella prossima stagione ma che Pioli si giocherà la sue chance di riconferma sul campo. Un confronto molto utile tra le parti, dove è stata fatta chiarezza sulle questioni più scottanti che riguardano l’ambiente Milan. Che ora, come richiesto dal dirigente rossonero, dovrà dare il massimo in campo da qui al termine della stagione.

L'undici anti-Juve

Stefano Pioli continua a lavorare in campo per preparare la sfida contro la Juventus. All'andata, a San Siro, finì 1-1, nei 90 minuti allo Stadium ci si gioca quindi la finalissima del 17 giugno. I rossoneri affronteranno questa sfida senza tre giocatori importanti come Ibrahimovic, Theo Hernandez e Castillejo. Pioli si affida quindi alla vena realizzativa di Ante Rebic, che aveva segnato 7 gol nelle ultime 8 gare disputate prima della sospensione. Proprio il croato aveva siglato nella sfida d'andata il momentaneo vantaggio rossonero, prima del pareggio di Cristiano Ronaldo su rigore nel finale. Rispetto al match di andata dovrebbe rivedersi Jack Bonaventura, impiegato come mezzala in un centrocampo che ha come certezze Kessié e Bennacer. In avanti invece, come detto Rebic punto di riferimento: sugli esterni Paquetà e Calhanoglu in pole. In difesa ci sarà Kjaer al fianco di Romagnoli, con Conti a destra e Calabria adattato a sinistra per sostituire Theo Hernandez. In porta, ovviamente, Gigio Donnarumma. 

 

MILAN (4-3-3), la probabile formazione: Donnarumma; Conti, Kjaer, Romagnoli, Calabria; Kessié, Bennacer, Bonaventura; Paquetà, Rebic, Calhanoglu. All. Pioli