Roma, Fienga: "Petrachi? Sospensione inevitabile. Non ci sarà nessun ridimensionamento"
Serie AIl CEO giallorosso spiega alla Gazzetta dello Sport le ragioni che hanno portato alla sospensione del ds Petrachi: "Era disallineato, decisione inevitabile. Ma il progetto Roma non prevede ridimensionamenti"
Un nuova rivoluzione e pochi giorni dalla ripartenza del campionato. All’indomani della sospensione di Petrachi dal ruolo di direttore sportivo della Roma (il suo posto con ogni probabilità verrà preso da De Sanctis con la supervisione di Franco Baldini), il CEO giallorosso Guido Fienga – l’uomo che il club ha ufficialmente incaricato come guida di allenatore e squadra in questo finale di stagione – è tornato sulla rottura con Petrachi e sugli obiettivi del club del presidente Pallotta. "Non crediamo che la Roma si stia facendo male. Proseguiamo convinti nel nostro progetto di crescita e ci affidiamo agli uomini che sappiano interpretarlo. Avremmo voluto evitare la decisione di sospendere il ds, ma evidentemente è stata inevitabile, essendosi rotto un rapporto fiduciario, che è la base di una relazione. Ma la concentrazione di club e squadra resta massima, in vista del campionato e dell’Europa League", le parole di Fienga nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
"Il progetto Roma non prevede ridimensionamenti"
Il CEO della Roma spiega le ragioni che hanno portato allo strappo totale con Petrachi, ribadendo le ambizioni giallorosse: "Il progetto Roma non prevede ridimensionamenti, prescinde dai singoli e va avanti sulle stesse traiettorie che abbiamo sempre illustrato. Non cambia di una virgola l’intenzione di far salire di livello società e squadra con elementi all’altezza per far stare la Roma lì dove merita: ai vertici del calcio italiano e protagonista in Europa. Petrachi ha partecipato allo sviluppo di questo progetto, ma è stato evidente, specie nelle ultime esternazioni pubbliche e private, un disallineamento nella sua percezione dei ruoli e nel rapporto con i vertici della società. In ogni caso, il disallineamento non riguarda assolutamente temi di mercato". Fiega non nasconde un filo di amarezza per quanto accaduto: "Avremmo preferito evitare una scelta del genere a una settimana ad una ripresa della stagione, soprattutto considerando la fatica che abbiamo fatto per riprendere. Evidentemente non è stato possibile".
"La Roma non è un supermercato"
A proposito di mercato: "Io credo che già la scorsa estate la Roma ha dimostrato di non essere un supermercato. Il nostro obiettivo è quello di trattenere i giocatori migliori e sinergici ai nostri piani di crescita, offrendogli un progetto dove possano realizzare le ambizioni che nutrono. E posso assicurare che, dall’allenatore a i calciatori, il senso di appartenenza al progetto è veramente forte", aggiunge Fienga. "Il mercato ora è legato solo a completare alcune cessioni già impostate. Vogliamo entrare in Champions e vincere l’Europa League. Pensiamo solo a questo. Pellegrini e Zaniolo restano? Noi vogliamo far trovare qui a Nicolò e Lorenzo, riscontro alle loro ambizioni. Questo è il modo più corretto di motivare i nostri giocatori e fargli vedere il futuro sempre nella Roma", le sue parole. Capitolo cessione societaria: "La trattativa con Friedkin ancora aperta? Il tema della cessione del club è un discorso che riguarda la proprietà che fa le sue valutazioni L’eventuale cambio della proprietà non ha alcun impatto sulla strategia e sulle modalità di gestione del club", conclude Fienga.