Bologna-Juventus, Mihajlovic: "Loro arrabbiati, noi fatto ciò che dovevamo"

Serie A

L'allenatore del Bologna commenta la sconfitta contro la Juve: "Difficile che sbagliassero la terza partita, ma noi abbiamo fatto ciò che dovevamo". Un Mihajlovic che sembra più sereno: "Quando ti capitano certe cose diventi più riflessivo, ma quando mi arrabbio..."

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E' un Sinisa MIhajlovic sereno quello che commenta la sconfitta casalinga del suo Bologna contro la Juve: "E' stata equilibrata, sapevamo che la Juve sarebbe venuta arrabbiata e sapevamo che era impossibile che sbagliassero la terza partita di fila - spiega - Quando stavamo per venire fuori noi abbiamo preso gol su rigore, poi negli ultimi 20’ quando loro erano stanchi non siamo riusciti a incidere, ma i ragazzi hanno fatto la gara che dovevano". Ed ancora: "Manca un po’ di qualità e un po’ di coraggio sulle uscite dal basso, ma noi dobbiamo fare quello che proviamo in allenamento, poi si può sbagliare ma l’importante è mettere in pratica la nostra idea di calcio".

"Bologna offensivo? E' la mia mentalità"

Mihajlovic ha cambiato mentalità a un Bologna che affronta a viso aperto tutti gli avversari: "E’ la mia mentalità, anche quando incontriamo squadre più forti sappiamo che possiamo perdere però con questa mentalità quando incontriamo le squadre del nostro livello gli passiamo sopra - dice ancora l'allenatore - Anche se difendessimo a oltranza, contro le squadre di questo livello prima o poi il gol lo prendi". Sull'assenza di Palacio dall'undici titolare: "Palacio? Non era pronto, ci sono 11 partite c’è tempo per tutti, quando giocano è importante che siano determinanti".

"Paura? Sentimento positivo, ma poi devi vincerla"

Sinisa torna a parlare anche della malattia e di ciò che ha provato nei momenti più difficili: "Penso che aver paura è un sentimento positivo, poi devi essere più forte e vincerla e andare oltre. Questo è il mio modo di pensare, di vivere e di affrontare le difficoltà che ho avuto nella vita. Quando ti capita una disgrazia non devi buttarti giù ma devi cercare di affrontarla e di vincerla dal punto di vista fisico e mentale. Quanto alla mia malattia è merito dei dottori per quello che hanno fatto, ma mi ha aiutato molto sia la condizione fisica che la mia testa, la voglia di vivere e di lottare".

"Ora sono più riflessivo ma quando mi arrabbio..."

Un percorso che forse ha un po' cambiato il carattere di Mihajlovic: "Devo dire che con la malattia ho imparato ad avere più pazienza, non era un mio pregio, mi godo più la vita, più le cose normali e semplici di cui non mi accorgevo. Quando ti capitano cose del genere diventi più riflessivo, cambi il tuo rapporto con il mondo esterno, con la famiglia, con i giocatori, ma ci sono i momenti in cui ti arrabbi e io vivo tutte le cose al massimo".