L’allenatore del Napoli ha analizzato il successo sul Genoa: "Nei primi minuti del secondo tempo è stato come con l’Atalanta, dobbiamo lavorare su questo e sulla mentalità. Sarà difficile trovare uno meglio di Milik sul mercato. Osimhen? Ne parliamo quando arriva"
Vince ancora il Napoli, anche sul campo del Genoa. La squadra di Gennaro Gattuso ha conquistato il successo che conferma gli azzurri al quinto posto in classifica, grazie alle reti di Mertens e Lozano, che hanno vanificato il gol del momentaneo pareggio di Goldaniga. "Sono contento, è normale nei primi minuti del secondo tempo si poteva far meglio - ha detto l'allenatore nel post-match a Sky Sport -, sembrava la partita con l’Atalanta perché nel primo avevamo dominato. A me non sembra che i giocatori si divertano, fanno fatica e a volte non accettano la critica del compagno, ma fa parte dell’essere squadra. Stanno facendo ciò che gli stiamo chiedendo. Dobbiamo migliorare nelle pause che ci prendiamo nella partita. L’obiettivo è creare una mentalità forte e vincente, giocando un certo tipo di calcio, cercando di evitare gli alti e bassi. Dobbiamo dimostrare di essere squadra per 90-95 minuti".
Il futuro di Callejon e Milik
Mertens ha dedicato la sua rete a Callejon, questo il pensiero di Gattuso: "Ha scritto pagine importanti in questo club, è stato sette anni ed è il minimo che abbia chiuso così. Si fa voler bene, è un professionista a 360° e per un allenatore è molto importante avere gente così". Tra chi potrebbe lasciare il Napoli nei prossimi mesi, c’è Arkadiusz Milik: "Sarà difficile trovare un giocatore più forte di lui e ci vogliono anche tantissimi soldi. Ma quando un giocatore pensa che sia finito un ciclo, bisogna ascoltarlo bene. Se non ha la testa giusta si fa fatica, si deve rispettare ciò che dicono tutti. Ora lui sa che da parte nostra c’è grande stima. Osimhen ha caratteristiche diverse, ma è un giocatore del Lille, parleremo di lui quando arriverà".
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Il gap con l’Atalanta
Il Napoli deve trovare motivazioni guardando la classifica, che vede gli azzurri molto lontani dall’Atalanta. "Oggi siamo a 12 punti da loro. Questa squadra ha tanti giocatori giovani e forti e non possiamo stare a potenziali 15 punti dall’Atalanta. Dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato da quando sono arrivato io. Ci piace palleggiare ma anche attaccare la profondità, quando viene la punta centrale a legare, c’è sempre un altro giocatore che si butta dentro. Vogliamo arrivare negli ultimi venti metri con qualità" ha concluso Gattuso.