Gasperini dopo Juve-Atalanta: "Solo in Italia questa interpretazione sui falli di mano"

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Il tecnico dei bergamaschi analizza il pareggio in casa dei bianconeri: "Mai come questa sera avremmo meritato di vincere ma a volte nel calcio la prestazione non basta". Poi Gasperini ritorna sul rigore assegnato alla Juventus per il fallo di mano di De Roon che ha fissato il risultato sul 2-2: "Il regolamento è questo in Italia. Deve cambiarne l'interpretazione, per me è un'eresia"

JUVENTUS-ATALANTA 2-2: GOL E HIGHLIGHTS

 

"Il primo rigore era nettissimo... Il regolamento è questo in Italia, per me è un'eresia. Oggi ci è capitata contro e fine. C'è un'interpretazione uguale in un altro campionato? No. Cosa facciamo, gli tagliamo le braccia? Le braccia dietro la schiena si mettono ai bambini per farli imparare a dribblare... Deve cambiare l'interpretazione del regolamento". Così l'allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, dopo il pareggio con la Juventus per 2-2 allo Stadium arrivato nel finale per effetto del rigore concesso sul fallo di mani di De Roon, poi trasformato da Cristiano Ronaldo. "Abbiamo fatto molto bene - aggiunge ai microfoni di Dazn - al cospetto di una grande squadra, prima in classifica. Io esco da questa partita molto contento della prestazione, anche se c'erano tutte le condizioni per vincere questa gara e c'è il rammarico perché ci eravamo vicini fino al 90'".  

 

"Champions il nostro vero obiettivo"

Gasp, che ha sfiorato la decima vittoria consecutiva, prova comunque a vedere il bicchiere mezzo pieno: "Avevo chiesto ai ragazzi di interpretare la gara anche in ottica Champions, perché lì troveremo squadre di questo livello. Volevo anche capire se tenendo in campo Zapata, il Papu e Ilicic insieme saremmo stati in grado di sopportare questa forza d'urto, ci siamo riusciti". Con la vittoria l'Atalanta sarebbe andata a -6 dalla Juve: "Per noi - conclude Gasperini -  il risultato insperabile era di arrivare alla Champions per il secondo anno di fila, ci mancano 5 punti. È già un grande traguardo questo. E poi la Juventus anche a -6 non avrebbe potuto perdere lo scudetto".