Biabiany che riparte dalla Serie C spagnola è lo spunto per andare a vedere che fine hanno fatto meteore ed ex talenti della Serie A (e del nostro fantacalcio)...
JONATHAN BIABIANY. Iniziando proprio dall'ex interista che un posto nella storia del club è riuscito comunque a conquistarselo. Sua, infatti, la rete del definitivo 3-0 nella finale del Mondiale per Club 2010. Da allora ha fatto su e giù tra l'Inter e il Parma per un po' di anni (con in mezzo l'avventura nello Sparta Praga), mentre nell'ultima stagione ha disputato 12 gare con il Trapani, poi retrocesso in C. E dalla C (spagnola) riparte: ha firmato per il San Fernando
RICARDO ALVAREZ. Tecnica sopraffina, Ricky Maravilla non è riuscito a esprimere in Italia tutto il suo potenziale. 119 presenze in A tra Inter e Sampdoria, poche all'altezza delle aspettative, ma già da due anni il talentuoso argentino ha deciso di cambiare continente e riavvicinarsi a casa. Prima il passaggio ai messicani dell'Atlas, dallo scorso gennaio il ritorno al suo Velez dove è cresciuto. Dall'inizio della sua esperienza-bis, però, ha giocato appena 12 minuti
ALVARO PEREIRA. Da un ex interista a un altro. 33 le presenze totali che il terzino ha maturato in Serie A tra il 2012 e il 2014, ma praticamente nessuno dei nerazzurri lo ricorda con nostalgia. Un'esperienza flop che in seguito lo ha portato a girare il mondo, tra San Paolo, Estudiantes e Getafe. Oggi gioca nel River Plate, ma non con i Millonarios argentini, bensì con l'omonimo club paraguaiano
ALESSIO CERCI. È ripartito dalla Serie B un altro giocatore passato da Milano, ma sulla sponda rossonera. Il riccioluto esterno di Valmontone è cresciuto e ha trovato il suo esordio in A con la Roma, ma è con il Toro che ha vissuto gli anni migliori. Uno in particolare gli è valso la chiamata dell'Atletico Madrid, ma l'avventura spagnola e i successivi ritorni in Italia non lo hanno più riportato ai livelli di un tempo. Dopo la stagione in Turchia, all'Ankaragucu, ha provato a rilanciarsi con la Salernitana di Ventura, fallendo però l'accesso ai playoff promozione
THOMAS HEURTAUX. Suo amico e compagno di squadra dall'esperienza turca a quella in B è stato il difensore francese. Esploso in A con la maglia dell'Udinese, non è riuscito a fare quel salto di qualità ipotizzato, e alla fine la sua carriera è andata in calando. Nella stagione appena conclusa ha disputato appena 6 gare con la Salernitana
ALESSANDRO DIAMANTI. Un piede mancino che ha regalato perle in giro per l'Italia e non solo. Il 37enne toscano ha collezionato esattamente 200 presenze in carriera in Serie A, con un bottino di 33 gol e 34 assist, ma dopo aver mancato l'obiettivo promozione con il suo Livorno, da un anno ha deciso di volare dall'altra parte del mondo. Dalla scorsa stagione, infatti, gioca in Australia con il Western United dove continua a incantare con la sua tecnica
SOULEYMANE DIAMOUTENE. Oltre 100 presenze in Serie A, la maggior parte con la maglia del Lecce. Il difensore ha trascorsi bei momenti con i salentini, ma ha lasciato un buon ricordo anche ai tifosi giallorossi della Roma per una grande prestazione in Champions con l'Arsenal. Oggi il maliano ha 37 anni, ma non ha abbandonato il calcio né l'Italia. Dal giugno 2019, infatti, milita in Serie D con il Giulianova, dove ha raccolto 20 presenze nell'ultima stagione
EDU VARGAS. Per anni i tifosi del Napoli hanno sognato di avere tra le mani un nuovo crack, ma alla fine di lui sono rimaste solo poche prove buone e poco più. Successivamente ha giocato in tutti i principali campionati europei, senza mai riuscire a replicare i numeri registrati con la Nazionale cilena. 31 anni da compiere a novembre, l'ultimo trasferimento dell'attaccante è quello ai messicani del Tigres (dove gioca tuttora) nel 2017: da allora ha realizzato 40 gol
EMILIANO ALFARO. Passiamo a un altro centravanti, meteora della Lazio tra il 2012 e il 2013. I biancocelesti lo acquistarono per circa 2.5 milioni, ma nella capitale non riuscì mai a lasciare il segno. Zero gol all'attivo nelle sue otto presenze in Serie A, poi il lungo peregrinare tra Thailandia, India ed Emirati Arabi Uniti, fino a quando lo scorso anno ha deciso di far ritorno nel suo Liverpool. Da non confondere con i Reds campioni d'Europa, ma riferito all'omonimo club di Montevideo
MARCELO ESTIGARRIBIA. Volto a sorpresa della prima Juve di Conte, l'esterno paraguaiano fu uno dei protagonisti dello Scudetto che aprì il ciclo bianconero. Quella non è stata, tuttavia, la sua unica esperienza italiana: in seguito ha vestito le maglie di Samp, Atalanta e Chievo, collezionando complessivamente 89 presenze in A. Dal 2016 ha fatto ritorno in Sudamerica, cambiando frequentemente club. L'ultima stagione l'ha disputata in prestito al Colon, ma il suo cartellino appartiene al Maldonado, club uruguaiano nella quale fu scoperto dalla dirigenza juventina
DIEGO FABBRINI. Cresciuto nel vivaio dell'Empoli, il trequartista classe 1990 trovò il suo debutto in Serie A con la maglia dell'Udinese. L'approccio nel calcio dei grandi fu davvero incoraggiante e illuse che quel talento sarebbe stato protagonista negli anni successivi. Le cose, invece, non sono andate come sperato e Fabbrini, dopo un periodo in Inghilterra, ha cercato di trovare la sua dimensione nell'est Europa. Dallo scorso anno milita in Romania, nella Dinamo Bucarest
MAURO GOICOECHEA. Di bei ricordi in Italia, lui, non ne ha lasciato davvero nessuno. Voluto da Zeman nella Roma per la sua bravura nel gioco con i piedi, il portiere uruguaiano finì per diventare una delle sciaugure dei giallorossi nella stagione 2012-13. Una serie di papere lo portarono lontano dalla Serie A, ma è riuscito comunque a rimanere in Europa. Da cinque stagioni, infatti, fa la riserva nel Tolosa
VICTOR IBARBO. Qualche minima nota positiva dalle parti della capitale, invece, lui è riuscita a lasciarla. L'esperienza migliore della sua carriera resta, però, senza dubbio quella del Cagliari dove ha trovato il debutto in A e dove, successivamente, ha provato a rilanciarsi senza successo. 30 anni compiuti a maggio, attualmente gioca in Giappone: a gennaio ha finito il prestito al Sagan Tosu ed è rientrato al Nagasaki
JUAN MANUEL ITURBE. Qualche mese prima di Ibarbo, nella capitale sponda giallorossa arrivò il paraguiano. Trattativa che contribuì all'addio di Conte alla Juventus, ma che alla fine si rivelò un clamoroso flop per la Roma. L'esterno, infatti, non riuscì a ripetere lo straordinario exploit messo in mostra col Verona e fallì anche le successive avventure con Torino e Bournemouth. Dal 2017 è finito così in Messico: il suo cartellino appartiene all'Unam Pumas, ma nell'ultima stagione è stato in prestito al Pachuca
DAVIDE LANZAFAME. Cresciuto nel vivaio della Juventus, l'attaccante 33enne ha trovato le maggiori fortune della sua carriera lontano dall'Italia. Dopo il debutto in A con il Palermo e le successive esperienze con Parma (con la quale ha firmato il suo miglior score in campionato, 7 gol), ancora Juve, Brescia e Catania, nel 2016 si è trasferito in Ungheria, all'Honved. E nel Paese dell'est Europa è sempre andato in doppia cifra, compresa l'ultima stagione disputata sempre con l'Honved, ma in prestito dal Ferencvaros
ACHRAF LAZAAR. Sembra essersi smarrito anche il talento del terzino marocchino, grande protagonista con il Palermo tra il 2014 e il 2016. Prestazioni importanti che gli valsero la chiamata del Newcastle, ma l'avventura in Premier si rivelò un flop. E così, dopo due brevi passaggi al Benevento e allo Sheffield Wednesday, nell'ultima stagione è finito in prestito al Cosenza: salvezza conquistata in extremis, ma con solo 9 gettoni di presenza
VALERI BOJINOV. Talento precoce, l'attaccante bulgaro era considerato uno dei giocatori più promettenti della sua generazione all'inizio della sua carriera. Ma girovagando sia in top club che in squadre minori, quel talento si è perso con il passare degli anni e la grande speranza è diventata un'illusione. A febbraio è tornato in Italia, al Pescara, ma l'esperienza si è rivelata un altro flop
FEDERICO MACHEDA. Il gol con la maglia del Manchester United illuse i Red Devils e tutto il calcio italiano di aver trovato un nuovo talento per i prossimi 10-20 anni. Le speranze, tuttavia, si esaurirono subito dopo quel pomeriggio a Old Trafford. Acquistato dalla Sampdoria, non riuscì a far vedere le sue qualità in Serie A e, anno dopo anno, è progressivamente finito fuori dai radar. Nelle ultime due stagioni ha giocato in Grecia, con il Panathinaikos, chiudendo entrambi i campionati in doppia cifra
MARCO MOTTA. 177 presenze in Serie A, prima di finire dall'altra parte del mondo. Il terzino classe '86 aveva cominciato alla grande la sua carriera, evidenziato segnali di crescita stagione dopo stagione e trovando apparentemente la consacrazione con le maglie di Roma e Juve. Il passaggio in bianconero, tuttavia, è coinciso poi con l'inizio della sua fase calante che lo ha portato a girare l'Italia in prestito, prima di cercare migliori fortune altrove. E oggi? È in Indonesia, dove milita nel Persija Jakarta
SIMONE PADOIN. Ecco un altro juventino che, tuttavia, è rimasto nel cuore dei tifosi. Jolly prezioso dalla panchina, sia con Conte che con Allegri, il 36enne friulano ha deciso di tirare un po' il freno e misurarsi con la serie cadetta. Dopo aver vinto cinque Scudetti e passato il successivo triennio con il Cagliari, infatti, il centrocampista ha disputato l'ultima stagione ad Ascoli, giocando 31 partite complessive
N'DIAYE PAPA WAIGO. Proprio alla Juve ha segnato uno dei gol più importanti della sua carriera, con la maglia della Fiorentina, il primo dei due totali realizzati in A. Poi tanta Serie B e un lungo peregrinare tra i Paesi arabi per il 34enne senegalese, ancora oggi impegnato negli Emirati Arabi Uniti. Dal 2019, infatti, gioca con il Masafi
RUBEN OLIVERA. Portato in Italia dalla Juventus nel lontano 2002, l'uruguaiano è stato per circa un decennio uno dei protagonisti della Serie A. 124 le sue presenze totali nella massima serie, prima di misurarsi con le categorie inferiori. E oggi a 37 anni milita in Serie D: nell'ultima stagione ha giocato con la maglia del Racing Aprilia
MIRKO PIGLIACELLI. Cresciuto nel settore giovanile della Roma, ha trascorso la prima parte della sua carriera a cambiare ogni anno club alla ricerca della sua dimensione ideale. Nonostante i buoni mezzi tecnici, è riuscito solo a sfiorare l'esordio in Serie A e alla fine ha preferito trasferirsi all'estero. Dal 2018, infatti, è il portiere dei rumeni del Craiova
FEDERICO PIOVACCARI. Un altro italiano all'estero è il centravanti nativo di Gallarate. Treviso, Triestina, Ravenna, Sampdoria, Brescia, Novara solo alcune delle sue esperienze in patria, poi il trasferimento lontano dall'Italia dove è riuscito a trovare quella continuità sperata. Ha giocato in Romania, in Spagna e in Cina, e dallo scorso gennaio è ritornato al Cordoba
FREDERIK SORENSEN. Difensore classe '92, l'abbiamo visto all'opera in Serie A in 69 occasioni, con buoni risultati tra Juve, Bologna e Verona. Da qualche anno, tuttavia, ha preferito proseguire la sua carriera lontano dai confini italiani: il suo cartellino appartiene infatti al Colonia, ma nell'ultima stagione è stato protagonista in Svizzera e nelle competizioni europee con lo Young Boys
RODNEY STRASSER. Maturato nel vivaio del Milan, il centrocampista della Sierra Leone si era fatto subire notare al grande calcio con un gol da tre punti alla sua quarta presenza in Serie A. La sua epopea, però, si è praticamente chiusa lì. Negli anni successivi, infatti, ha sempre avuto difficoltà nel trovare continuità nonostante i vari prestiti e a inizio anno è finito nel nord Europa. Oggi gioca, infatti, con i finlandesi del Tps
DANIELE CORVIA. Compagno di squadra di Olivera è stato l'attaccante romano, debuttante in Serie A nel lontano 2004. Da allora altre 101 presenze nella massima serie, insieme a 254 in B tra Lecce, Empoli, Brescia e Latina. 36 anni da compiere a novembre, ha giocato le ultime due stagioni in D con il Racing Aprilia
GUIDO VADALÁ. Classe 1997, arrivò in Italia alla Juventus nell'ambito dell'operazione che riportò Tevez al Boca Juniors. Etichettato come un grande talento dal sicuro avvenire, non è riuscito a mantenere le aspettative e il suo nome è progressivamente sparito dai radar. Chiusa l'esperienza bianconera con qualche presenza in Primavera, ha cercato fortuna vicino 'casa' e lo scorso marzo, esaurito il suo contratto con gli Xeneizes, ha firmato per gli americani dei Charlotte Independence
DANIELE VERDE. Con la maglia della Roma aveva trovato il debutto in Serie A e attirato l'attenzione per la sua grande personalità ma, dopo i primi grandi colpi, è finito nel dimenticatoio. Fallimentari si sono rivelate anche le successive esperienze nelle serie minori e quella in Liga con il Valladolid, così dallo scorso anno ha deciso di ripartire dal campionato greco: nell'ultima stagione è stato un titolare fisso dell'Aek Atene
EMIL HALLFREDSSON. Nelle ultime stagioni lo abbiamo visto all'opera in Serie A, specialmente con le maglie di Verona e Udinese, ma nell'ultimo anno ha deciso di scendere di categoria. Protagonista anche all'ultimo Europeo con la Nazionale islandese, si è trasferito a gennaio al Padova, diventando subito uno dei punti cardini prima della sospensione del campionato di C a causa del coronavirus
