Inter-Fiorentina, Conte: "C'è qualità, serve anche quantità. Fiducia in Eriksen"

INTER
©Ansa

Al termine dello spettacolare 4-3 sulla Fiorentina, l'allenatore nerazzurro ha tracciato le note positive e negative del match: "Bene per gol e fase offensiva, male sulle loro ripartenze. Numericamente siamo cresciuti, ma l'equilibrio deve essere alla base di tutto". Su Eriksen: "Buona partita, mi auguro che una scintilla lo accenda definitivamente". E riguardo a Skriniar: "Fa parte del progetto, oggi ha giocato D'Ambrosio per scelta tecnica"

INTER-FIORENTINA 4-3: GOL E HIGHLIGHTS

Esordio tutt’altro che banale, 4-3 alla Fiorentina e tre punti ai nastri di partenza della Serie A. Splendido il match a San Siro che premia l’Inter nel finale, successo al fotofinish dopo la rimonta viola e il contro-sorpasso firmato da Lukaku e D’Ambrosio. Gol e spettacolo per chi pretende un ruolo da protagonista, come annunciato da Antonio Conte nella conferenza di presentazione della stagione. E l’allenatore nerazzurro ha commentato così il debutto in campionato: "Sicuramente i tre punti sono importanti, sapevamo che non era facile. Occorre fare le giuste valutazioni: di positivo abbiamo segnato quattro gol e creato tante situazioni per realizzare altre reti. Bravo Dragowski, la nostra fase offensiva ha creato molte difficoltà alla Fiorentina. Portavamo tanti uomini ad attaccare, ma non siamo stati così attenti sulle loro ripartenze. Dobbiamo migliorare: si attacca e si difende con un certo numero di uomini. L’equilibrio è alla base di tutto". Note liete e indicazioni per il futuro sotto la lente d’ingrandimento: "Vogliamo lavorare sull’aspetto difensivo pensando di difendere andando in avanti. Quando siamo nella nostra metà campo, dobbiamo portare pressione. C’è da migliorare: oggi c’era Bastoni centrale per la prima volta, Kolarov era alla prima partita con noi. Ci sono attenuanti ma tutta la squadra deve lavorare nella giusta maniera. In attacco abbiamo portato tanti uomini, i centrocampisti devono dare equilibrio". 

"Fiducia in Eriksen. Ci serve anche quantità"

Schierato trequartista nel 3-4-1-2 di partenza, la prestazione di Christian Eriksen è stata commentata dall’allenatore: "Lavoriamo con lui nella stessa maniera rispetto agli altri. Penso che lui, rispetto a quando è arrivato, abbia aumentato i giri del motore. Sta giocando nella sua posizione ideale, da trequartista, credo abbia fatto una buona partita. Ci lavoriamo, ci sono delle qualità e cerchiamo di tirarle fuori. A volte si può essere in ritardo, ma ho fiducia in lui. È un ragazzo che si allena bene e si mette a disposizione della squadra. Mi auguro che una scintilla lo possa accendere definitivamente". Inevitabilmente, i cinque cambi a disposizione e la profondità della rosa rappresentano un’arma in più per la nuova Inter: "A centrocampo numericamente siamo cresciuti. Un anno fa siamo stati falcidiati dalla mancanza di Sensi. Anche Gagliardini e Barella hanno avuto problemi. Oggi c’è qualità, ma dobbiamo metterci anche la quantità. Con il trequartista, due attaccanti e due esterni che giocano quasi come ali, siamo molto offensivi".

"Skriniar fa parte del progetto"

Conte ha parlato di chi è sceso in campo, ma non solo: "Skriniar per me fa parte del progetto, oggi è stata una scelta tecnica. Ha giocato D’Ambrosio ma abbiamo tante partite da fare. Se dovessero arrivare offerte importanti per il giocatore, la società può prenderle in considerazione. Sappiamo con la proprietà quale è la situazione, quindi siamo aperti a qualsiasi soluzione". Infine, una riflessione di Antonio sul suo percorso in nerazzurro: "Tante volte ci si concentra talmente tanto sulla vittoria da raggiungere che ci si dimentica del percorso da fare per essere protagonisti, come accaduto l’anno scorso. Anche nelle sconfitte, questo percorso, bisogna goderselo attraverso la crescita dei giocatori. Ogni allenatore deve godersi la crescita del proprio gruppo. Quando non arriva il risultato, mi arrabbio e me ne dimentico". E sul discorso della ribalta internazionale: "Noi l’anno scorso abbiamo acquistato credibilità con il 2° posto in campionato e totalizzando un bel punteggio. Tante le cose positive, credibilità in Italia ma anche a livello internazionale con la finale di Europa League. Significa riportare l’Inter sui livelli che competono. Lavoriamo sotto questo punto di vista: essere credibili e dare gioia ai tifosi. La squadra non ha mai mollato e ne sono orgoglioso. Va dato grande merito ai ragazzi".

approfondimento

Festa Inter, pazzo 4-3 in rimonta alla Fiorentina

D'Ambrosio: "Scudetto? Vogliamo migliorarci"

A decidere la gara di San Siro è stato Danilo D'Ambrosio, con un colpo di testa sul secondo palo a raccogliere un invito di Sanchez per il 4-3: "Pazza Inter? Direi che è stata un'Inter che ha voluto a tutti i costi questa vittoria. Vincere è sempre importante, a prescindere dal fatto che sia la prima o l'ultima partita noi facciamo di tutto per vincere senza soffrire. Oggi si era messa male, poi siamo passati in vantaggio ma abbiamo dimostrato che abbiamo dei cambi che possono fare la differenza". Nel 2020 nell'Inter solo Lukaku e Lautaro hanno segnato più di lui: "Loro fanno un altro tipo di mestiere, io i gol cerco di evitarli. Poi se riesco a farne qualcuno, sono sempre il più contento. Io provo a mettere sempre in difficoltà l'allenatore per le sue scelte, poi sono contento se alla fine la squadra trae giovamento dai miei sacrifici". Chiari gli obiettivi: "Scudetto? Fa parte di un processo di crescita. Noi nella scorsa stagione siamo arrivati a un punto dalla Juve, in finale di Europa League, in semifinale di Coppa Italia e se vogliamo migliorarci dobbiamo fare di certo meglio dell'anno scorso".

approfondimento

Ausilio: "Skriniar resta, Kanté non è sul mercato"