Milan, Theo Hernandez: "Qui per diventare il miglior esterno al mondo. Derby? Che voglia"

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A una settimana dal derby, l'esterno francese lancia la sfida ai nerazzurri: "Ci sentiamo tranquilli, come se fosse una partita normale. Vogliamo correre, lottare e vincere". Sul futuro: "Dopo la stagione che ho fatto, so che posso diventare uno dei migliori esterni al mondo". Chiacchierata dove non mancano parole di stima per Pioli, Maldini e Ibra, ma anche la sua serenità in Italia e una promessa sul look

Nove punti e zero gol subiti, il Milan si è presentato alla sosta per le nazionali con un percorso netto che non si vedeva ormai da diverse stagioni. Eppure tutta l'attenzione è già rivolta ai prossimi impegni, in particolare a quello del prossimo 17 ottobre, con i rossoneri che si troveranno di fronte l'Inter nel derby di Milano. Chi ha già puntato il mirino sui nerazzurri è Theo Hernandez che, ai microfoni di Sky Sport, lancia la sfida in vista della stracittadina: "Ci sentiamo tranquilli, come se dovessimo giocare una partita normale. Abbiamo molta voglia di giocare il derby e lo faremo nello stesso modo con cui stiamo affrontando tutte le partite in questo periodo, con l'obiettivo di correre, lottare e vincere. Abbiamo una squadra molto forte, ne siamo consapevoli e tra noi c'è grande feeling. Hakimi? È stato mio compagno al Real, anche lui è un grandissimo giocatore: farò di tutto perché non mi crei problemi nel derby".

"Posso diventare il miglior esterno al mondo"

Il terzino sinistro francese si è già dimostrato come uno dei giocatori più determinanti nella possibile rinascita del Milan: 7 gol in 36 presenze tra campionato e coppe che lo hanno messo in luce anche agli occhi dei più importanti club del mondo. L'obiettivo di Theo Hernandez è però ben preciso ed è quello di diventare il migliore nel proprio ruolo: "Non pensavo di poter essere così determinante fin da subito, ma conosco il mio valore e so in che condizione mi trovo. Quando sono arrivato qui ho detto che avrei dato il massimo per diventare il miglior esterno. So che ce ne sono di ottimi, ma dopo la stagione che ho fatto so di poter diventare uno dei migliori al mondo. Ho vissuto una stagione molto soddisfacente, ne sto vivendo un’altra altrettanto buona: questi sono gli anni migliori della mia vita. Mi sono adattato molto bene al calcio italiano, questo mi ha fatto molto piacere e ci sto ancora lavorando: ho tutta la stagione per imparare e spero di sfruttarla nel miglior modo possibile".

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L'importanza di Pioli e Maldini

"Pioli è stato un fattore molto importante, ha messo le cose in chiaro e ci ha detto cosa dovevamo fare. È arrivato in un momento particolare: la squadra non vinceva, non c’era il giusto feeling tra di noi. Dal suo arrivo siamo cresciuti come squadra e giocatori. Mi ha aiutato moltissimo, è merito suo se oggi sono in questa situazione. Pioli è un allenatore straordinario e sta lavorando molto bene: quando sentivo dire che poteva andarsene non riuscivo a spiegarmi il perché, stava portando avanti un’ottima stagione. Sono cose che succedono, l’importante è che è qui con noi". Un allenatore centrale come Paolo Maldini per Hernandez: "Con tutto quello che ha fatto mi dà consigli, mi dice quello che devo migliorare e allo stesso tempo che mi dice che sto lavorando nel migliore dei modi. Questo fa stare molto bene. Mi parla a volte da terzino, a volte da dirigente. Dalla sua chiamata, quando mi disse che mi voleva, non ho più avuto altre priorità. Il Milan è un grande club, ha una storia incredibile. Ha avuto giocatori impressionanti. Non ho avuto alcun dubbio su cosa rispondere alla chiamata".

Super Ibrahimovic

Non poteva mancare un riferimento a Zlatan Ibrahimovic: "Il suo arrivo è stato molto importante, ci ha aiutato molto e ha aiutato anche me. Quando le cose non andavano bene, ci veniva incontro e noi potevamo contare su di lui. Questa potrà essere una grande stagione per noi, spero che riusciremo a qualificarci per la Champions". Più forti rispetto a un anno fa? "Sicuramente. L’anno scorso non siamo partiti col piede giusto, ora abbiamo iniziato la stagione come l’abbiamo chiusa ovvero molto bene. Adesso dobbiamo andare avanti così, partita dopo partita. Ci siamo qualificati per i gironi di Europa League: per la nostra stagione era molto importante".

Italia, Francia e una promessa…

Una chiacchierata a tutto tondo con Theo, che non ha nascosto la sua serenità italiana: "L’Italia mi piace molto, ho conosciuto qui la mia ragazza, sono molto felice. L’Italia, Milano, la Sardegna dove sono stato in vacanza: è tutto molto bello. Mi sento come a casa, credo che mi fermerò a lungo qui". Un pensiero anche per la sua famiglia: "Mia madre è la persona più importante della mia vita, se siamo dove siamo è solo grazie a lei. Quando eravamo piccoli era l’unica persona sempre presente che ci aiutava in ogni momento. La verità è che avere una mamma così è incredibile". Sul Coronavirus: "È una situazione molto difficile quella imposta dal Covid. Familiari che se ne vanno, gente che perde il lavoro perché costretta a restare in casa. Però dobbiamo convivere con tutto questo, dobbiamo stare attenti a quello che facciamo e a come ci comportiamo. La cosa migliore è stare in casa". Non manca la voglia della Nazionale francese: "Che sia all’Europeo o in partite amichevoli, mi piacerebbe giocarci. Sto lavorando duro quotidianamente, affinché arrivi la chiamata di Deschamps e io venga convocato. Però ora bisogna lavorare ed è quello che sto facendo". E in chiusura una promessa sul look, attualmente biondo: "Mi piace, ogni tanto si può cambiare look in estate con il sole. Il capello chiaro ha il suo perché, anche Castillejo se li tinge. Capelli rossoneri in caso di qualificazione alla Champions League? Ah sì, e sulla tempia metto il simbolo del Milan!".