Milan-Verona, Pioli: "Mi aspetto una grande reazione. Scudetto? Pressioni create da soli"

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L'allenatore prepara la partita di San Siro contro il Verona dopo lo 0-3 contro il Lille in Europa League: "Scudetto? Le pressioni ce le creiamo da soli, siamo molto rigidi con noi stessi. Vogliamo ottenere il massimo, essere ambiziosi. Con Ibra non c'è stato bisogno di parlare dopo la sostituzione di giovedì"

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Lasciarsi alle spalle il ko contro il Lille e ottenere la sesta vittoria in campionato: è con questi obiettivi che il Milan domani sera affronterà a San Siro il Verona (diretta domenica alle 20.45 su Sky Sport Uno, Sky Sport Serie A e Sky Sport 251. Stefano Pioli ha presentato la sfida in conferenza stampa.

Che reazione si aspetta dalla squadra?

"Giovedì sera non ci siamo espressi nel modo migliore, non è quello che volevamo. Contro un avversario forte, di qualità, abbiamo pagato caro. Abbiano analizzato la partita, dobbiamo essere pronti a fare una prestazione di altro livello domani. A proposito saluto Maurizio Setti, presidente del Verona, che ho conosciuto di persona a Bologna. Ho saputo che ha preso il Covid-19: gli faccio auguri di pronta guarigione".

L'anno scorso il Milan pareggiò all'ultimo minuto sul campo della Spal e dopo collezionò quasi solo vittorie. Ci possono essere similitudini nella reazione? 

"I periodi sono cambiati, le partite sono diverse. Abbiamo avuto lo spirito giusto giovedì, ma non siamo stati tecnicamente lucidi ed i nostri avversari non ce l'hanno permesso. Lo spirito c'è, dobbiamo riprendere il nostro percorso e mettere in campo una prestazione da Milan, compatta e solida, contro un avversario che si sta dimostrando forte come l’anno scorso".

Il Milan domani sarebbe primo anche senza vincere.

"Essere primi in classifica vuol dire che stiamo fornendo un ottimo rendimento. Domani però è un’altra opportunità per aumentare i punti in classifica: è un'altra opportunità per dimostrare che squadra siamo. Dentro la partita ci sono degli aspetti tattici, che stiamo valutando come sempre, e aspetti psicologici. Sappiamo che dobbiamo ripartire, che abbiamo raggiunto un buon livello".

Come ha preso la reazione di Zlatan Ibrahimovic giovedì al momento della sostituzione?

"Parlo spesso con i miei giocatori, lo faccio sempre, nei momenti positivi ed in qualche momento negativo. La cosa più importante è che siamo nella stessa direzione. Non c’è stato bisogno di particolari interventi. Siamo consapevoli di avere le qualità giuste per riprendere da dove ci siamo fermati".

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Come sarà utilizzato Ibra nelle prossime gare? 

"Il piano strategico è valutare la condizione dei singoli giocatori, quindi anche quella di Zlatan, partita per partita, settimana per settimana. Avremo tante partite, sarà un periodo importante, 7 gare di campionato e 3 di Europa League. Cambiano le condizioni, le partite. Avremo modo di fare le migliori scelte possibili".

Forse il primo campanello d'allarme prima del ko di giovedì era arrivato già a Udine, nonostante il risultato?

"La squadra sta bene, poi l’inizio è stato faticoso a livello mentale e fisico. Quando riprenderemo dal 22 novembre al 23 dicembre avremo 10 partite in 31 giorni. Dovremo cercare di recuperare le energie dal punto di vista fisico. Con la squadra discuto sempre dopo le partite. Attraverso analisi video, sull’impostazione data alla partita, su quello che abbiamo fatto vedere sul campo e su quello in cui non siamo riusciti". 

Si è spiegato perché giovedì hanno giocato tutti male?

"A volte non siamo riusciti a trovare soluzioni, con lucidità, alle difficoltà che la partita ci ha offerto. Hanno fatto due gol tirandoci in porta soltanto una volta. Ci servirà, questa sconfitta, per analizzare delle situazioni: ci sono tante strade dentro la partita. Le partite cambiano, gli avversari ci aspettano di più, si preparano meglio".

Ci fa il punto su Rebic e Castillejo?

"Ante non partirà dall’inizio domani. Sta lavorando tanto, ha avuto un infortunio particolare ma non è ancora al 100%. Samu ha avuto un'estate un pò complicata, ha avuto problemi dal punto di vista fisico ma è giusto aspettarsi prestazioni da lui importanti".

Come ha preso le critiche a Romagnoli?

"Nel mondo del calcio le critiche e gli elogi sono sempre eccessivi. Dobbiamo essere equilibrati, stiamo parlando di leader e capitano della squadra, ha qualità importanti".

Theo Hernandez non sembra al 100 per cento.

"Non sono preoccupato, ne conosciamo qualità e caratteristiche. E’ un nostro punto di riferimento per la nostra manovra. Normale non essere al 100% quando si gioca in ogni partita, ma il rendimento è positivo".

Ritiene il Milan favorito per lo scudetto?

"Le pressioni ce le creiamo da soli, siamo molto rigidi con noi stessi. Vogliamo ottenere il massimo, essere ambiziosi. Quello che dicono all'esterno, non ci interessa, non ci preoccupa. Vogliamo e dobbiamo crescere, vogliamo provare a vincere le partite".