"Amami e basta", la campagna della Roma contro la violenza sulle donne

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“Amami e Basta” è la campagna di sensibilizzazione lanciata da Roma Cares e Roma Capitale in vista della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che ricorre il 25 novembre. Il progetto prevede la realizzazione di un calendario che vedrà protagoniste le mogli e le compagne dei giocatori giallorossi

Il no alla violenza sulle donne. E' il fulcro dell’iniziativa presentata oggi in conferenza stampa: un calendario con le mogli dei giocatori giallorossi truccate mostrando i segni della violenza. I proventi saranno destinati alla formazione del lavoro di tutte quelle donne che subiscono ed escono da violenze di genere.

 

A supporto dell’iniziativa, inoltre, il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri metterà a disposizione il numero antiviolenza e stalking 1522. Il progetto è nato dopo un’attenta analisi degli ultimi report dell’Istat sulla violenza nei confronti delle donne e non si esaurirà con il lancio del prodotto: di concerto con l’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale e il Gabinetto della Sindaca, verranno messe a punto, tramite il nuovo Roma Department del Club, anche una serie di iniziative sul tema, alcune delle quali rivolte ai giovani studenti della Città.

 

Dagli studi è emerso che il 93,4% dei casi si consuma tra le mura domestiche e durante il lockdown di aprile il numero di violenze domestiche è triplicato: a fronte di questi numeri allarmanti, il 72,8% delle vittime non denuncia il reato subito. La campagna mira anche a non far sentire sole le donne che subiscono maltrattamenti e a sostenerle nel trovare il coraggio di denunciare gli abusi subiti.

 

La campagna è stata presentata al Campidoglio dalla ministra delle Pari Opportunità e la Famiglia, Prof.ssa Elena Bonetti, dalla sindaca Virginia Raggi, dall’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale, Veronica Mammì, da Amra Dzeko e Guido Fienga.

Calendario

Fienga: "La Roma è anche altro"

"Abbiamo trovato tanta sensibilità non solo nei giocatori ma anche nelle loro famiglie - ha detto Fienga -. Non possiamo dimenticarci che la Roma è anche altro, non solo vincere allo stadio Olimpico o nel nuovo stadio. Quando abbiamo parlato di questo calendario le nostre campionesse, oggi rappresentate da Amra Dzeko, hanno immediatamente aderito e collaborato alla nascita di questa idea per dare eco e visibilità a iniziative poste in essere a livello locale".

Amra Dzeko: "Spero di toccare le coscienze di tutti"

"Sono cinque anni che vivo qui a Roma - ha detto Amra Dzeko -, nel mio piccolo sostengo delle Onlus in Bosnia e quando il responsabile di Roma Cares mi ha chiesto di portare avanti questa campagna ho sentito il dovere di essere presente. E' una nobile causa che condivido e che spero possa essere diffusa anche dagli uomini. Spero di toccare le coscienze di tutti e di cambiare le cose". 

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Ministra Bonetti: "Iniziativa coraggiosa e importante"

"E' una iniziativa coraggiosa e importante – ha detto la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti - anche perché spesso dietro a quelle ferite sulle donne ci sono ferite insanabili anche sui bambini che assistono a quelle violenze. E' una iniziativa di speranza e coraggio che afferma che le donne non sono sole, c'è una città e c'è una comunità pronte ad accoglierle. Questo tema della solitudine - ha aggiunto - è la prigione nella quale le donne rimangono vittime. La violenza vuole le donne sole, e l'arma che abbiamo è dare loro il coraggio di aprire la porta, chiedere aiuto. Ma questo si può fare solo se si sa che c'è qualcuno pronto ad accoglierle. Bisogna quindi costruire una rete che cambi anche il paradigma culturale del Paese. Il fatto che il mondo del calcio si metta a disposizione per questo penso sia fondamentale. Che oggi il calcio denunci, senza se e senza ma, la violenza sulle donne e che dica alle donne che non sono sole e che l'amore non contempla la violenza è estremamente importante. Non c'è amore che porti alla violenza, e questo calendario lo dice bene. Sono grata di poter pubblicizzare anche in questa occasione il numero 1522 che apre a un mondo pronto ad accogliere la richiesta di fiducia. Oggi facciamo un passo in più, e per questo siamo orgogliosi e grati".