Juventus-Cagliari, Pirlo: "Il periodo di adattamento finito. Comincia nostro campionato"

Serie A

L’allenatore della Juve ha presentato la partita col Cagliari: "Il nostro campionato deve cominciare adesso, l’adattamento è finito. De Ligt ha avuto l’ok dei medici, è pronto a giocare, anche Alex Sandro è disponibile ma non dal primo minuto"

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Un nuovo ciclo è alle porte, per la Juventus, che dovrà scendere in campo dieci volte in 31 giorni tra Serie A e Champions League. La prima sfida è col Cagliari, da non sottovalutare nonostante le assenze pesanti di Nandez e Godin. Andrea Pirlo ha presentato così la partita ai canali ufficiali del club.

 

Durante la sosta per le nazionali, diversi giocatori hanno acquistato una nuova credibilità. È merito anche di quanto è stato fatto qua alla Juve?

"Non saprei dirlo, si tratta di calciatori forti. Forse alcuni avevano giocato un po' meno e scendere in campo con la nazionale gli ha fatto bene per la fiducia e il ritmo. Siamo contenti che siano tornati con molta voglia, siamo pronti per giocare".

 

Che partita sarà col Cagliari?

"Per noi è fondamentale, siamo reduci dall'inattività per la sosta ma serve al nostro percorso di crescita. Il nostro campionato deve cominciare adesso, il periodo di adattamento è finito. Da ora fino a Natale avremo dieci finali da giocare e voglio vedere da subito uno spirito diverso e combattivo, per raggiungere i risultati".

 

Che squadra è quella di Di Francesco?

"È un'ottima formazione ed è ben allenata. Eusebio ha portato entusiasmo e la squadra sviluppa bene il gioco sia quando imposta a tre che a quattro. Uniscono i giovani a calciatori esperti sia a centrocampo che in attacco, sarà una partita difficile e importante ma non dobbiamo pensare il risultato. Guardiamo a noi stessi e cerchiamo di vincere alla partita".

 

Cosa vuole vedere dai giocatori in campo?

"Ci deve essere una squadra che vuole raggiungere a tutti i costi un risultato. Con la fame di voler vincere la partita senza tralasciare il minimo dettaglio. Cioè quello che la Juventus ha sempre fatto in questi anni".

Quali sono le condizioni di Alex Sandro e De Ligt? Domani saranno in campo?

"Stanno bene. Matthijs si allenava con noi già da tempo e abbiamo voluto attendere il responso dell'ortopedico, che ci ha dato l'ok quindi potrà giocare. Alex Sandro si è allenato in gruppo durante la settimana, servirà ancora un po' di tempo per farlo partire dal primo minuto ma è a disposizione".

 

Senza i tifosi allo stadio non esiste più il fattore campo?

"Già, infatti anche le squadre che non sono grandi non hanno più quel senso di timore di giocare allo Stadium o a San Siro col pubblico, quando c'è una grande atmosfera e un po' di pressione. È tutto ribaltato, ma siamo in un momento particolare e ci stiamo abituando a fare questo tipo di partite".

 

Dopo la Lazio si è soffermato sui dettagli: in cosa deve migliorare la sua Juve?

"A Roma abbiamo giocato bene, è stato un peccato averla chiusa. L'importante è sfruttare le occasioni e chiudere prima le partite, è questa la mentalità che dobbiamo avere. Non ci adagiamo dopo un gol ma continuiamo a giocare, per blindare il risultato e continuare a crescere".

 

Ha pronto qualche accorgimento tattico nuovo com'è successo con Danilo o gli esperimenti sono finiti?

"Spero che siano terminati. Ho avuto la possibilità di lavorare con giocatori molto disponibili al dialogo e a qualche cambiamento di carattere tecnico-tattico, questo mi rende soddisfatto. Magari in base a come si evolvono le partite qualcosa cambierà sempre, ma diamo prima un'impronta energica e dritta".

 

Quanto è orgoglioso del momento di Morata?

"È forte, l'abbiamo preso per questo. Ora ha ritrovato anche la fiducia e la continuità che gli erano mancate negli ultimi anni tra Chelsea e Atletico Madrid. Conosciamo il suo valore, ce lo teniamo stretto e lo coccoliamo".

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