Milan, nasce il progetto Respact: manifesto per equità sociale, uguaglianza e inclusività

Serie A

La società rossonera ha ideato un progetto per promuovere la condivisone dei valori positivi dello sport e per mitigare ogni forma di pregiudizio e discriminazione

Un manifesto per l'equità sociale, l'uguaglianza e l'inclusività: il Milan propone RespAct un progetto per condividere i valori positivi dello sport e mitigare ogni forma di pregiudizio e discriminazione. Il piano di azioni si sviluppa su quattro direttrici - Sensibilizzazione, Educazione, Prevenzione e Condivisione - e con azioni concrete fa leva sulla potenzialità del club di coinvolgere e connettere emotivamente i tifosi e gli interlocutori di riferimento. L'obiettivo è la "costruzione di cultura sociale e consapevolezza - si legge nella nota del Milan - per un settore che intende divenire sempre più inclusivo, aperto e responsabile". "Uguaglianza sociale e inclusione sono le pietre angolari della visione a lungo termine del Club, nonché i valori fondamentali che possono aiutare a guidare un cambiamento sociale positivo”, ha sottolineato Ivan Gazidis, CEO del club rossonero. “Il Milan è per tutti, proprio come il calcio: ci impegneremo costantemente per mitigare pregiudizi e discriminazioni di ogni tipo e in ogni circostanza, per coltivare atteggiamenti e comportamenti virtuosi all'interno del nostro settore e della nostra comunità. Ci auguriamo che le nostre proposte possano divenire fonte di ispirazione, per guidare un cambiamento culturale significativo, comune e condiviso". 

Respact, i 4 punti del progetto del Milan

  1. Sensibilizzazione: attraverso la propria piattaforma globale il Milan farà emergere "temi e le questioni sociali rilevanti, come il razzismo, le diverse forme di diversity e la tutela dei diritti delle minoranze (religiose, sessuali, etniche etc.)". Partirà la campagna "Champions of Equity", per fare conoscere le storie di personaggi sportivi e atleti che hanno dato un contributo significativo alla promozione della tolleranza e dell'inclusione, a livello internazionale e il 20 febbraio è confermata la seconda edizione del "Derby against Racism". 
  2. Educazione: il club ripropone il percorso rivolto alle scuole della Lombardia con "Tutti i colori del calcio" che vede ogni anno oltre 2000 giovani coinvolti, con interventi di esperti, insieme ai giocatori/giocatrici del Milan, di ex-calciatori e della dirigenza del club.
  3. Prevenzione: continua la lotta al "hate speech" sui canali digitali, una strategia che ha ridotto in due anni il 70% dei contenuti inappropriati sui social media. "Il Milan già collabora efficacemente con Forze dell'Ordine e Team arbitrali per sospendere immediatamente le partite, individuare e sanzionare i tifosi ritenuti colpevoli di comportamenti intolleranti: la volontà - si legge nel comunicato - è di accelerare, insieme alle Istituzioni, il processo di rinnovo dei protocolli, entro l'inizio della stagione 21/22. Inoltre, siamo certi che il Nuovo Stadio garantirà la struttura più inclusiva nel mondo del calcio con tecnologie, spazi e processi dedicati all'individuazione e alla prevenzione degli atti violenti o discriminatori, per la tutela della sicurezza". 
  4. Collaborazione: il Milan ha organizzato un workshop nella scorsa stagione sul tema del razzismo insieme a FIGC, Serie A e diversi Club oltre alla lettera aperta "Insieme contro il razzismo" che ha visto l'adesione di tutti i Club di Serie A per combattere il fenomeno.