L'allenatore granata lancia un messaggio alla squadra: "Il Toro viene prima di ogni cosa, anche dell'allenatore. Voglio vedere attaccamento, unità e orgoglio". Sulle scelte di formazione: "Sirigu? Si può anche cambiare e cambierò tanto per sfruttare le energie di tutti"
"Dalla squadra mi aspetto compattezza, attaccamento e orgoglio. No alibi e chiacchiere". Marco Giampaolo presenta così la sfida di giovedì sera contro la Roma, match che chiuderà la 12^ giornata di campionato e che arriva in momento delicatissimo per il Torino, con la squadra in crisi di risultati. "Il valore della Roma lo conosciamo, ma nelle partite ci sono altre cose da prendere in considerazione. Hanno idee ben precise e mezzi tecnici enormi. E’ una gara difficile, ma dobbiamo affrontarla senza accettare passivamente il valore del nostro avversario. Penso che la testa determini ogni cosa. Se funziona la testa, funzionano le gambe e puoi giocare tre partite in pochi giorni magari spendendo meno energie. L’aspetto psicologico è determinante, perché se stai male di testa diventa tutto più pesante”, ha proseguito Giampaolo. Che ha poi lanciato un messaggio a tutto l’ambiente: "Il Torino è al di sopra degli interessi di ognuno di noi, bisogna stare con il Toro. Servirebbe un vademecum, dove al primo posto c’è scritto che il Toro è al di sopra di ognuno di noi, allenatore compreso. Serve quindi una risposta di compattezza e unione".
"Sirigu? Si può anche cambiare e cambierò tanto"
Giampaolo che per la sfida contro la Roma potrebbe rivoluzione l’undici iniziale del suo Toro, iniziando dal portiere: "Meglio insistere quando un portiere è in difficoltà o dare un turno di riposo? Si può insistere ma si può anche cambiare. Poi ci sono momenti in cui devi riflettere e in questo momento dove ci sono tante partite ravvicinate devo chiamare a raccolta le energie di tutti. Domani e nelle prossime due posso cambiare tante cose, a prescindere dal discorso Sirigu". L’allenatore del Torino si è espresso così sulla possibilità dei 5 cambi: "Sono una ricchezza per le big, mentre sono un’opportunità per le altre. Usarli tutti dipende dalle alternative e dal tipo di partita, oltre alla disponibilità dei giocatori. Dipende da chi hai in panchina, se hai cinque difensori in panchina non sono cambi, ma li sfrutto solo se qualche difensore ha avuto problemi. Millico, Verdi, Murru e Zaza? Penso di non recuperare nessuno", ha concluso Giampaolo.