Kalulu, chi è il baby difensore del Milan voluto da Maldini

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Un colloquio con Paolo Maldini lo ha fatto innamorare del Milan e lo ha spinto a rifiutare il contratto da professionista col Lione. Il giovanissimo jolly difensivo, in gol col Genoa nell'esordio da titolare in A, sta convincendo tutti a Milanello non solo per le qualità fisiche e tecniche

GENOA-MILAN 2-2, GOL E HIGHLIGHTS

Al Lione hanno capito fin da subito che la "perdita" sarebbe stata importante e hanno fatto di tutto per provare a fargli firmare il contratto da professionista che lo avrebbe blindato e gli avrebbe aperto le porte della Prima squadra. Pierre Kaluku, però, aveva già deciso il suo futuro. Idee chiarissime, figlie di una personalità che da sempre lo contraddistingue nonostante la giovanissima età (classe 2000) e di un colloquio con Paolo Maldini che lo ha convinto con poche ma precise parole a farlo scegliere il Milan. Squadra in cui mercoledì 16 dicembre ha giocato da titolare – e segnato il gol del definitivo 2-2 contro il Genoa – per la prima volta in Serie A, al termine di una settimana personale da sogno. Lui, terzino destro di professione, impiegato da centrale con ottimi risultati in Europa League contro lo Sparta Praga il 10 dicembre e poi mandato in campo tre giorni dopo, senza nessuna esitazione, contro il Parma dopo appena 5’ per sostituire l’infortunato Gabbia. "Durante gli allenamenti per via delle varie indisponibilità lo avevo provato centrale, mi ha detto che si trova bene in quel ruolo. Mi è piaciuto, può essere un jolly per la difesa", ha ammesso Pioli. Parole e fiducia confermate dai fatti. Perché il Milan sa che di avere tra le mani un giovane difensore dall’indiscusso talento da far crescere e maturare con calma.

Da sempre al Lione, poi la svolta Milan

Pierre Kaluku però è tipo che va di corsa. Su e giù per la fascia destra fin da bambino, da quando a otto anni entrò nelle giovanili del Lione, squadra di cui divenne capitano nella Primavera. Trafila giovanile e una Youth League da protagonista (giocata da difensore centrale) nella stagione 2019-2020, l’ultima con la maglia del Lione, club nel quale non ha mai esordito in Prima squadra. "Abbiamo discusso con il padre e fatto un'offerta importante”, le parole del ds Juninho che oggi non fanno altro che aumentare i rimpianti in casa Lione, visto che la firma non è mai arrivata. Kalulu, chiuso da tre giocatori più esperti nel suo ruolo, ha deciso di cedere al corteggiamento del Milan e firmare con i rossoneri fino al 30 giugno 2025. Investimento per il futuro, ma anche per il presente. Operazione che porta la firma di Paolo Maldini e di Ricky Massara, che hanno concretizzato al meglio – convincendo appunto il ragazzo ad accettare il Milan nonostante la concorrenze di altre big europee, Bayern Monaco su tutte – il prezioso lavoro del reparto scouting che da tempo segnalava le prestazioni di questo ragazzo già nel giro della nazionale francese Under 20.

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Corsa, fisico e mentalità: così Kalulu ha convinto il Milan

Corsa, dinamicità e strapotere fisico (184 cm) le sue qualità principali, abbinate a una dedizione al lavoro che a Milanello hanno fin da subito iniziato a conoscere e apprezzare. "Non mollare mai e lavora sempre sodo", "Il talento se ne va, il lavoro paga", "L'idea è diventare più forte del giorno prima". Sono solo alcune delle massime che accompagnano le foto che il giovane Kalulu pubblica su Instagram. Felice sì per il gol realizzato al Ferraris, ma non del tutto soddisfatto. E non solo perché Destro gli ha fatto capire che la Serie A è un campionato davvero duro, ma soprattutto per il mancato successo della squadra. "Orgoglioso di aver segnato il mio primo gol con il Milan, ma deluso di partire senza la vittoria... complimenti alla squadra, forza Milan", il suo ultimo post.  Testa sulle spalle e piedi ben saldi per terra, mentalità ereditata da una famiglia dove il calcio è di casa. Pierre, infatti, ha due fratelli maggiori che giocano a calcio: Aldo, attaccante esterno 1996 del Basilea, e Gedeon, terzino destro 1997 che gioca in Ligue 2 all'Ajaccio. Entrambi oggi applaudono il fratello più piccolo, già capace di far parlare di sé al Milan.

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