Dopo 6 partite dal suo ritorno a Firenze, Prandelli rimanda ancora la prima vittoria in Serie A. Termina 1-1 l'anticipo della 13^ giornata contro l'Hellas, match spigoloso e dalle tante interruzioni. Due rigori fischiati da Fourneau nei primi 20 minuti di gioco: Veloso non sbaglia, preciso anche Vlahovic dal dischetto. Poca fortuna nella ripresa per Lazovic e Milenkovic. Il Verona conferma il 7° posto, viola a +4 sul Genoa terzultimo
FIORENTINA-VERONA 1-1 (highlights - pagelle)
8' rig. Veloso (V), 19' rig. Vlahovic (F)
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Igor; Venuti (60' Lirola), Bonaventura (60' Callejon), Amrabat, Castrovilli (86' Cutrone), Barreca (60' Biraghi); Ribery (84' Borja Valero), Vlahovic. All. Prandelli
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Gunter (51' Magnani), Ceccherini; Faraoni, Tameze (71' Ilic), Veloso, Dimarco; Zaccagni (79' Yeboah Ankrah), Lazovic (71' Ruegg); Salcedo (46' Colley). All. Juric
Ammoniti: Bonaventura (F), Dimarco (V), Juric (V), Ceccherini (V), Igor (F), Prandelli (F)
Il 25 novembre è la data dell’unica gioia di Prandelli dal suo ritorno a Firenze, 1-0 ai supplementari in Coppa Italia contro l’Udinese. Tre punti che mancano invece in campionato nelle sue 6 partite, l’ultima delle quali certifica l'1-1 contro il Verona al Franchi. Secondo pareggio di fila per la Fiorentina, frenata da Juric e ancora vincolata al quartultimo posto. Due rigori nei primi 20 minuti di gioco e poco altro non permettono ai viola di svoltare contro un’avversaria ostica, agganciata al 7° posto che certifica l’ottimo cammino condotto dai veneti anche in trasferta (9 punti nelle ultime 5). Fiorentina di nuovo in campo martedì sul campo della Juventus, mentre l’Hellas chiuderà il 2020 mercoledì al Bentegodi con l’Inter.
La cronaca della gara
Prandelli riparte dal tandem Ribery-Vlahovic (Callejon ancora in panchina) e propone le novità Igor-Barreca, preferiti rispettivamente a Caceres in difesa e a Biraghi sulla sinistra. Chi convive con l’emergenza è Juric, privo dello squalificato Barak e orfano dei centravanti Di Carmine, Favilli e Kalinic: Salcedo è riproposto come '9' con Zaccagni-Lazovic a supporto, c’è Tameze a centrocampo mentre in difesa torna Gunter. Pronti-via ed è subito rigore per il Verona, penalty dettato dal contatto tra Barreca e Salcedo: lungo colloquio tra il Var e Fourneau, l’on field review non cambia la sua decisione e Veloso trasforma. Stessa musica dall’altra parte al minuto 18: Gunter stende Vlahovic, impeccabile dagli undici metri come contro il Sassuolo per l’1-1. Partita spigolosa senza nitide occasioni da gol, fioccano invece i gialli (4) prima dell’intervallo. Non va meglio nella ripresa nonostante la girandola di cambi: Juric imbriglia i viola e sfiora il colpo con Magnani e Lazovic, quest’ultimo fermato in uscita da Dragowski. Pericoloso anche il neoentrato Ruegg, ma l’ultima opportunità è della Fiorentina con Milenkovic che di testa non inquadra lo specchio. Un altro piccolo passo per Prandelli, ma la vittoria manca ancora.
"Sono molto soddisfatto della squadra, non credo sia stata fortuna il ritrovarci dove siamo: merito del mister e dei giocatori. L'agonismo riflette il nostro spirito. Le parole di Juric? Lui è fatto così, è uno che si fa prendere. Diciamo che tramite le plusvalenze noi sopravviviamo, penso sia d'accordo con noi riguardo alle cessioni. Ma siamo tranquilli, c'è una catena corta tra me e il direttore. Sappiamo che questo è un periodo storico particolare. Non sta a me dire se Juric è pronto per una grande squadra, ma posso dire che è un gran lavoratore e interprete della partita. Quando si parla di club, ci sono altre componenti che subentrano come la comunicazione: credo che l'allenatore sia intelligente, ora può maturare. Al Verona va benissimo la salvezza, chapeau se ripetiamo un campionato come l'anno scorso"
"La presenza dei tifosi ci serve, perché la simbiosi con loro qui è particolare. Li ringrazio a nome della società. Le scuse a Juric? E' stato un malinteso, non serve scusarsi né con lui né con il Verona. Siamo due società che lavorano spesso insieme, perciò gli faccio un grande bocca in lupo per la stagione. Ci mancano i gol dei subentrati, vero, la rosa ampia doveva essere un'arma in più: speriamo che il tempo ci porti i risultati. Purtroppo ci sono situazioni esterne che possono pesare. Milik? E' un discorso che lascia il tempo che trova, ci abbiamo provato a luglio e ora non è un'operazione che stiamo prendendo in considerazione"