Serie A, le migliori giocate della 13^ giornata
ultimo uomoIl gol di Ilicic, un'azione di Leao e altre grandi giocate dall'ultimo turno di Serie A
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Incastrata tra la giornata 12 e la 14, la 13esima giornata di campionato ci ha ricordato di quanto è divertente e vario il calcio sotto le feste che passa da un sonnolento Verona-Fiorentina al gol più veloce della storia del nostro calcio segnato da Leao dopo appena 6 secondi e qualche decimo contro il Sassuolo. In mezzo buone prove di Juventus, Atalanta e Lazio; l’Inter alla sesta vittoria consecutiva in campionato. In attesa di un’altra giornata a portare verdetti temporanei, ecco le migliori giocate del 13° turno della Serie A 2020/21.
Il ritorno al gol di Ilicic
Ogni tanto abusiamo della frase "cambiare le partite", ma contro la Roma Ilicic è entrato a inizio secondo tempo e ha cambiato la partita. L'Atalanta è una squadra modellata su un gioco intenso, ma senza la qualità di Gomez o Ilicic trova difficoltà nel dominare il gioco. Lo sloveno ha passato un momento difficile e in questa stagione non sembrava lo stesso giocatore in grado di farci chiedere se forse non gli avremmo dovuto dare il Pallone d'Oro. Ieri abbiamo visto alcuni lampi di quel giocatore, come nel quarto gol dell'Atalanta.
Ilicic avanza sulla sinistra leggero come una piuma, salta il primo avversario con un doppio passo rapidissimo, il secondo lo salta di volontà, con un rimpallo, il terzo lo manda quasi gambe all'aria con una mossa di bacino. Il sinistro è poi minimale, rasoterra sul primo palo lasciando fermo il portiere. Ilicic è tornato a segnare e lo ha fatto in grande stile, il suo stile.
Leao cammina sulle acque
Il Milan ieri aveva fuori per infortunio, solo in attacco, Rebic e Ibrahimovic. In questo periodo a Rafael Leao è richiesto di prendersi più responsabilità, cosa che contro il Sassuolo ha fatto con un’efficacia sorprendente. Non era rientrato bene dai suoi problemi fisici; nelle scorse partite era apparso svogliato e fuori fuoco. Ieri dopo 6 secondi ha segnato il gol più veloce della storia della Serie A, facendosi trovare pronto sull’assist di Calhanoglu (un record che probabilmente non verrà mai battuto. Come si fa a segnare più in fretta di così?).
Questa che mettiamo non è stata certo la giocata più importante di una partita in cui ha servito un assist (per la rete annullata) e segnato un gol, ma è quella che più dimostra il suo dominio fisico e tecnico sul campo da calcio. A volte Leao sembra veramente volare. La leggerezza e la velocità con cui corre non hanno niente di normale. Guardate questi tocchi di suola, hanno una consistenza fisica diversa. Guardate come supera Berardi, che non riesce neanche a toccarlo.
La respinta di Ibanez
C’è un aspetto puramente conservativo che rende questa respinta di Ibanez degna di essere inserita tra le migliori giocate della 13esima giornata: che coraggio ci vuole per mettere la gamba su un tiro di Malinovskyi? Il trequartista dell’Atalanta aveva trovato il tempo per aggiustarsi il pallone sul sinistro, il suo terrificante sinistro, mandando fuori tempo proprio Ibanez, che magari sarà un filo esuberante ogni tanto, ma ha un corpo che sembra fatto di gomma. Il difensore della Roma inverte la sua corsa, fa due balzi laterali e allunga la gamba destra come un compasso per impattare il tiro di Malinovskyi e renderlo inoffensivo. Poi rimane a terra, ma per poco.
Uno slalom di Boga
Potremmo coniare anche il termine di Momenti Boga per indicare quei momenti in cui Jeremy Boga trasforma il calcio in uno sport individuale. Funziona così: Boga parte da sinistra, porta palla con l’esterno, muove i piedi con una frenesia tale che neanche riusciamo a tenerne traccia, e salta tutte le persone che gli si frappongono davanti. Il tocco più impressionante, in questo Momento Boga, è il tocco di punta con cui fa un drible de vaca sul difensore che gli torna addosso. Un tipo di dribbling che si fa in isolamento sulla fascia, di solito, non si ha certo modo di farlo al limite dell’area di rigore. Ma Boga con la sua velocità restringe spazi e tempi.
Il controllo di Koulibaly
Ancora oggi per i difensori la tecnica è considerata un qualcosa in più, anzi spesso viene vista in contrapposizione all’arte difensiva, come se non si potesse avere l’una e l’altra. Tuttavia la realtà è un’altra e più andiamo avanti e più ai difensori verrà chiesto di saper passare un pallone nel modo giusto, di saper leggere le situazioni di gioco, di rischiare per guadagnare un vantaggio. Koulibaly che pure oggi è forse il miglior difensore a difendere della Serie A è un giocatore di ottima tecnica. Sul rilancio a campanile di Pepe Reina avrebbe potuto farsi spaventare dalla pressione di Immobile e Milinkovic-Savic, pronti a saltargli addosso non appena avesse provato a controllare un pallone che sembrava cadere direttamente dal cielo. Il difensore del Napoli però non si è fatto problemi nell’addomesticarlo con il collo del piede quasi come se non avesse forza di gravità. Un controllo fantastico, fatto togliendo il piede quasi all’ultimo per dargli uno spin che lo tenesse lì, buono vicino a lui, per giocarlo di prima verso il terzino.
L’azione di suola di Luis Alberto
Certe giocate servono solo a perdere tempo. Anzi, forse le migliori giocate sono quelle eseguite per non arrivare a nulla se non alla perdita di tempo. Questo momento riquelmesco di Luis Alberto è arrivato alla fine della partita, sulla linea laterale, dove lo spazio è finito. Il tocco di suola è spesso un invito al pressing, e qui Luis Alberto invita i giocatori del Napoli a venirgli addosso, solo per poi scaricare la palla di tacco lungolinea. Un’azione partita da una sua classica conduzione sul centro-sinistra. Ieri la Lazio ha controllato poco il pallone, e Luis Alberto ha toccato meno palloni del solito (il minimo stagionale, fra le partite in cui ha giocato più di un’ora). Ogni volta che lo ha toccato, però, è successo qualcosa.