Juve-Fiorentina, Prandelli: "Coraggiosi e sfacciati, era la partita giusta per rischiare"

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L'ultima vittoria della Fiorentina a Torino era datata marzo 2008. Sulla panchina viola c'era sempre Prandelli, che non vinceva una gara di campionato dal marzo 2019, alla guida del Genoa e... sempre contro la Juventus. "Siamo stati coraggiosi e aggressivi, ho visto la sfacciataggine che avevo chiesto"

Ancora lui, Cesare Prandelli. L’ultimo allenatore della Fiorentina capace di battere la Juventus a Torino si è ripetuto a distanza di oltre 12 anni. Era datata 2 marzo 2008 l’ultima vittoria viola in casa della Juventus, un 2-3 “storico” con le firme di Gobbi, Papa Waigo e Osvaldo. E in panchina proprio lui, Prandelli. Altri giocatori, altro stadio (non esisteva ancora lo Stadium), nella Juve di Ranieri c’erano Trezeguet e Del Piero in attacco. La costante, dunque, resta Cesare Prandelli.

 

Corsi e ricorsi, ai quali si può aggiungere un’altra curiosa statistica: al suo primo successo con la Fiorentina in questa sua seconda avventura in viola, in Serie A Prandelli non vinceva una partita dal 17 marzo 2019. Allenava il Genoa, fece 2-0 contro la Juventus.

 

E così, forte di un allenatore che “sa come battere” i bianconeri, la Fiorentina diventa la prima squadra in assoluto a vincere due volte allo Stadium (la prima fu in Coppa Italia nel 2015, con due gol di Salah), impianto che per la prima volta in campionato vede i padroni di casa bianconeri perdere con una differenza di 3 gol.

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"Era la partita giusta per rischiare"

Una vittoria frutto soprattutto della “sfacciataggine” chiesta alla vigilia da Prandelli alla sua squadra, che ha risposto alla “provocazione” del suo allenatore aggredendo fin da subito la Juve, trovando il gol immediatamente e creandosi diverse occasioni. “Per vincere e battere la paura devi essere sfacciato”, commenta Prandelli a fine gara ai microfoni di Sky, “perché se sei timoroso prima o poi subisci. Abbiamo pensato di poter rischiare, perché contro una grande squadra lo puoi fare: era la partita giusta per farlo”.
 

“I miei numeri contro la Juventus? Sono vittorie importanti, quella di oggi la regaliamo ai nostri tifosi che stanno soffrendo con noi. Mi auguro che questa partita abbia dato un senso a tutto quello che stiamo facendo. Si dice che il lavoro alla lunga paghi, ora godiamoci questa vittoria. È chiaro che c’è stata una componente di fortuna, perché quando rimani in 10 si fa tutto più complicato. Ho fatto i complimenti a Pirlo, in due mesi ha dato una filosofia di gioco chiara e la squadra lo sta seguendo. Bravi a tutti i miei, hanno dimostrato di avere non solo il carattere, ma anche quella sfacciataggine che avevo chiesto. Poi se non vai in area di rigore puoi essere sfacciato quanto vuoi, quindi abbiamo cercato di palleggiare meno e ripartire con più uomini. Oggi l'abbiamo fatto contro una grande squadra. Era il nostro problema e spero che sia risolto".

 

"Commisso? L'ho già sentito e ci ha fatto i complimenti: sono contento per lui perché ha valori che nel calcio sono molto importanti e mi auguro che questa società riesca a fare una famiglia allargata”. Infine su Vlahovic: "Continuerò a scommettere su di lui, ha solo 20 anni e la base su cui lavorare è straordinaria. Il suo punto di forza? L'entusiasmo e la voglia di arrivare, ma per migliorare occorre tempo"

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