Milan, Maldini: "Non smettiamo di sognare, Pioli un grande allenatore"

Serie A

Il direttore tecnico dei rossoneri ha raccontato il suo Milan: "Il segreto è credere nei giocatori e aspettarli, ai giovani sempre il tempo di adattarsi. Pioli è un grande allenatore, Ibra invece è arrabbiato ma vicino al rientro"

I successi del Milan sono anche frutto delle scelte di Paolo Maldini, che nelle vesti di direttore tecnico si è fidato nei calciatori scelti e nel progetto portato avanti con Stefano Pioli in panchina. "Questa squadra mi rende felice perché ha coraggio, il segreto è credere nei giocatori e aspettarli. Il discorso iniziale è stato portato avanti e dopo un anno e mezzo si vedono i risultati. I giovani devono avere il tempo di adattarsi, specialmente in club come il Milan che chiede tanto. A gennaio non stravolgeremo la squadra, sarà un mercato creativo in cui cercheremo le opportunità" ha spiegato il dirigente in un’intervista concessa a Rai Sport. I desideri per il nuovo anno sono semplici: "Non smettere di sognare per quanto riguarda i rossoneri, per la vita quotidiana mi auguro un ritorno alla normalità". Tanto, ma non tutto, passa per due figure fondamentali: Pioli e Ibrahimovic. "Stefano ha le caratteristiche del grande allenatore e poi ci diciamo tutto. Zlatan affronta tutto di petto, ora è arrabbiato perché è vicinissimo al rientro, ma i problemi muscolari sono normali in un periodo in ci si gioca ogni 3 giorni" ha proseguito Maldini.

I trionfi da giocatore

"La cosa più importante che ho ottenuto è l'indipendenza di pensiero: un uomo che pensa con la propria testa fa la differenza" ha detto Maldini. Che tornando al suo passato da giocatore si è espresso così: "Sono orgoglioso di esser stato inserito nel Dream Team di France Football, avere l'idea di poter giocare con certi campioni è un sogno. Sacchi? Ricordo gli incubi sulle cose che mi diceva dopo gli allenamenti. A distanza di 30 anni, mi ha mandato un messaggio per scusarsi qualche tempo fa, ma mi ha portato ad essere un perfezionista".

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La dinastia Maldini

Tutto cominciò con Cesare, è proseguito con Paolo e oggi la dinastia Maldini continua con Daniel. "Lui vive ancora con noi, stiamo insieme tutti i giorni. A Milanello ci salutiamo normalmente, il calcio è democratico: chi è qui è perché se lo merita. Tante cose che gli dico non gli piacciono ma lo dico per farlo migliorare. La storia della famiglia che continua è speciale, abbiamo avuto la fortuna di ottenere tanti successi e li auguro anche a Daniel" ha concluso il direttore tecnico del Milan.

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