Cuadrado positivo, niente Milan-Juve. L'Asl di Torino valuta se bloccare la trasferta

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A poco più di 24 ore al big match tra i bianconeri e il Milan, la Juve ha comunicato la positività al coronavirus del colombiano. Dovendo restare in quarantena 10 giorni, salterà oltre alla sfida di San Siro anche quelle del 10 gennaio contro il Sassuolo e del 13 gennaio, di Coppa Italia, contro il Genoa. Il club ha disposto un altro giro di tamponi per le prossime ore. La Asl di Torino starebbe valutando se bloccare la trasferta bianconera

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Dopo Alex Sandro, ualtra positività al Covid-19 in casa Juventus: si tratta di Juan Cuadrado. L’esterno colombiano è "asintomatico" e, spiega la Juventus, "è già stato posto in isolamento". La notizia arriva a poco più di 24 ore dal big match di mercoledì sera a San Siro contro il Milan. Andrea Pirlo era sembrato preoccupato nel corso della conferenza stampa di poche ore fa e aveva parlato di un nuovo giro di tamponi in arrivo. Ora, l’allenatore bianconero dovrà reinventare la difesa. C’è l’ipotesi di vedere Demiral terzino destro come in altre occasioni. Anche perché Pirlo gioca con tre uomini dietro in fase di possesso palla e Danilo pronto a spingere a sinistra. Dybala invece ieri aveva un po' di febbre, ma oggi sta bene e ha una gran voglia di giocare. Affiancherà in attacco Cristiano Ronaldo.

Ora un altro giro di tamponi

La Juventus ha optato per un altro giro di tamponi per la serata di martedì. L’esito arriverà mercoledì mattina. Solo in quel momento partirà per Milano. 

La Asl valuta se bloccare la trasferta

Dopo gli ultimi sviluppi, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera la Asl di Torino starebbe valutando se bloccare la trasferta della Juventus, come accaduto lo scorso ottobre quando la Asl di Napoli impedì agli azzurri di Gattuso di raggiungere lo Stadium per sfidare proprio i bianconeri. A spiegare la situazione è stato il dottor Roberto Testi, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Città di Torino: "La società ci ha avvisati della positività di due giocatori al coronavirus. Per uno, la segnalazione è arrivata lunedì 4 gennaio, mentre per l'altro il giorno successivo. Al momento non abbiamo gli elementi per dire che all'interno della squadra c'è un focolaio, perché sappiamo come è avvenuto il contagio dei due calciatori e perché tutti gli altri compagni di squadra sono negativi. Ma se dovessero esserci nuovi positivi e venisse evidenziato un focolaio non controllato all'interno del gruppo squadra, si verificherebbe un problema di sicurezza anche per gli altri giocatori. La Asl, a quel punto, sarebbe chiaramente costretta a intervenire, isolando tutti e bloccando la partenza della Juventus per Milano".