L’allenatore del Bologna ha analizzato la sconfitta a Sky Sport: "Non voglio cercare scuse, abbiamo provato a fare la nostra partita da squadra tecnica ma con un campo così si perde il tempo di gioco. Il nostro obiettivo è la salvezza"
Il Bologna esce sconfitto dal Ferraris, contro un Genoa più bravo a concretizzare le occasioni create. Sinisa Mihajlovic ha rivolto le prime critiche alle condizioni del terreno di gioco, intervistato da Sky Sport al termine della gara: "Questo è un campo di patate, è una vergogna che in Serie A nel ventunesimo secolo si giochi su un campo del genere. Non voglio cercare scuse, abbiamo provato a fare la nostra partita da squadra tecnica ma con un campo così si perde il tempo di gioco. Una squadra che rompe il gioco più che costruirlo si trova meglio. Era quasi impossibile perderla ma è successo, ci prendiamo le nostre responsabilità e andiamo avanti. Non meritavamo questo risultato, ma abbiamo perso nettamente e c'è molto da dire. È una brutta sconfitta, non me l'aspettavo: ero convinto di portarla a casa. Il campo sicuramente ci ha penalizzato, ma non possiamo prendercela solo per questo. Nemmeno quando ero ragazzo c'erano campi così, ma è in questo stato già quando allenavo la Sampdoria. È un terreno per le pannocchie o le patate".
L’analisi della partita
L’allenatore del Bologna ha quindi commentano l’andamento della partita. "Bisogna tirare di più, quando trovi una squadra che difende dietro la linea della palla, i tiri da 20-25 metri vanno fatti. Nel primo tempo non abbiamo attaccato bene la profondità e non abbiamo sfruttato bene i cross ottimi che abbiamo fatto. Il Genoa ha fatto due gol su due tiri in porta. Ne parlerò con la società, non abbiamo un giocatore da doppia cifra. Per la mole di gioco che creiamo se avessimo un realizzatore, uno che concretizza ciò che facciamo, sarebbe meglio. Se troviamo qualcuno che si addica alla mia idea di calcio, magari gratis, allora va bene" ha detto Mihajlovic. "Dopo il secondo gol li abbiamo chiusi negli ultimi 20 metri – ha proseguito – ma era difficile perché il Genoa era chiuso. Ci sarebbe voluta un'invenzione e un po' di fortuna e chissà cosa sarebbe successo, non sarebbe stata la prima volta che avremmo recuperato nel finale".
L’obiettivo stagionale
Il Bologna si trova nella parte destra della classifica, abbastanza distante dalla zona calda. Ma per Mihajlovic l’obiettivo resta confermare la categoria. "Dobbiamo lottare per non retrocedere, quando l'ho detto 3-4 settimane mi avete preso per pazzo. Dobbiamo essere bravi a non rientrare nella lotta salvezza, cercando di arrivare il prima possibile a 40 punti ammesso che bastino. Quello è il primo obiettivo" ha concluso.