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Milan, Mandzukic si presenta: "Fidatevi, fisicamente sono pronto o non avrei accettato"

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L'attaccante croato si è presentato ufficialmente come nuovo giocatore rossonero: "Mi sono allenato duramente e aspettavo questa occasione, sono pronto a dare il massimo. Ho parlato con Pioli e mi sono trovato bene: gli ho detto che gioco dove c'è bisogno. Per lo scudetto è lunga, ma se continuiamo così vincere sarà più facile. E con la Juve sarà una partita come le altre"

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Mario Mandzukic è pronto a dare tutto per il Milan. Il colpo del mercato di gennaio dei rossoneri, dopo i primi giorni trascorsi a Milanello e i primi allenamenti con la sua nuova squadra, si è presentato ufficialmente in conferenza stampa chiarendo quali sono i suoi obiettivi: "Sono davvero contento di essere qui - ha detto l'attaccante croato -, mi stavo preparando da tempo per questa opportunità. A Milanello c'è una bella atmosfera e il Milan sta facendo un ottimo lavoro, è primo in classifica ed io voglio essere subito pronto per aiutare la squadra. Negli ultimi mesi mi sono allenato duramente e, se non mi fossi sentito pronto, non avrei accettato di venire in un club importante come il Milan. Ovviamente avrò bisogno di qualche giorno per conoscere i compagni, ma quando l'allenatore mi chiamerà in causa sarò pronto a dare il mio contributo. Io un esempio per i più giovani? Siamo un gruppo giovane, ma i ragazzi sono tutti combattivi. Ognuno fa il suo lavoro e io sono un professionista che dà sempre tutto, di sicuro sarò felice se i giovani mi seguiranno".

"Le parole di Ibra? Importante incutere timore agli avversari"

Mandzukic è poi tornato sulla battuta di Ibrahimovic, che dopo la vittoria sul Cagliari aveva detto che adesso saranno in due a mettere paura agli avversari: "Sia io che Zlatan abbiamo grande esperienza - ha commentato l'ex Juve - e di sicuro sappiamo che è importante incutere timore agli avversari e proteggere i compagni. Serve anche questo, io sono assolutamente pronto".

"Scudetto? Manca ancora tanto. Penso solo al Milan, non agli altri"

Inevitabile anche una battuta sullo scudetto: "Se sono venuto al Milan per vincerlo? Dico che manca ancora tanto alla fine della stagione. Ma se valutiamo le ultime partite in cui tutti hanno lottato per vincere, credo che sarà sempre più facile continuare a vincere e arrivare al titolo. In ogni caso, tutti conoscono la storia del Milan e i successi che ha avuto questo club. Sarebbe importante vincere lo scudetto, ma preferisco parlarne poco e pensare più al campo". Stesso discorso per gli avversari: "Non mi preoccupo delle altre squadre - ha chiarito Mandzukic -, ma solo del Milan e di me stesso. Voglio solo dare il meglio per la mia squadra". Nessun saluto in italiano, almeno per ora: "Conosco tante parole in italiano, ma preferisco parlare sul campo. È questo ciò che conta".

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Un Mario Mandzukic per una volta sorridente durante la conferenza di presentazione - ©LaPresse

"Pioli persona molto positiva, gioco dove c'è bisogno"

Il croato ha poi parlato del primo incontro con Stefano Pioli: "Ho parlato con lui e mi sono trovato molto bene, è una persona positiva. Mi ha chiesto qual è la posizione che preferisco: io gioco dove c'è bisogno, sono pronto a ricoprire qualsiasi ruolo per il bene della squadra. Il mio stato di forma? È difficile dare una percentuale, ma posso dire che mi sento bene. Come ho già detto, ho lavorato tanto negli ultimi mesi e il mio fisico è pronto per tornare in campo. Non vi preoccupate, sto bene e sono in forma". E nessun timore della maglia numero 9, ultimamente 'stregata' nel club rossonero: "I numeri di maglia non mi preoccupano. Spesso ho avuto il 17, ma qui non era libero. Ho giocato anche con il 9 e considerando che era libero l'ho preso. Non mi interessa quello che c'è dietro, solo quello che c'è davanti".

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"Con la Juve partita come le altre, non ho voglia di rivalsa"

In chiusura Mandzukic ha spiegato come sarà affrontare da avversario la sua ex squadra, la Juventus: "Sarà una partita come tutte le altre. In campo siamo rivali, fuori siamo ancora amici. Ho sempre avuto un bel rapporto con i tifosi bianconeri e li rispetterò sempre, ma ora combatterò per il Milan e per i suoi tifosi. Sarri? Non mi piace parlare del passato, voglio solo pensare al presente e al Milan. Non ho accettato il Milan per voglia di rivalsa o per dimostrare alla Juve che ha sbagliato a lasciarmi andare via, quando mi ha chiamato il club ho solo pensato a soddisfare le aspettative che i rossoneri hanno nei miei confronti. È stato bello ricevere la chiamata del Milan".

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